Il ministro delle Politiche agricole Martina e gli assessori regionali all’Agricoltura, superando numerosi particolarismi territoriali, hanno definito una ripartizione dei pagamenti comunitari, che vale 52miliardi di euro dal 2014 al 2020
ORISTANO – Si è definito l’accordo che consentirà di scrivere un capitolo rilevante della nuova “Pac”, dove il rilancio dell’agricoltura passerà attraverso scelte decisive, che vedranno al centro dell’attenzione settori strategici per la provincia di Oristano come la zootecnica, il sostegno a colture come il riso ed anche al pomodoro da industria (coltura un tempo fiorente ad Oristano). Il ministro delle Politiche agricole Martina e gli assessori regionali all’Agricoltura, superando numerosi particolarismi territoriali, hanno definito una ripartizione dei pagamenti comunitari, che vale 52miliardi di euro dal 2014 al 2020. Il primo dato: ci sarà una più equa distribuzione delle risorse, tagliando rendite ormai insostenibili e privilegiando il lavoro ed i giovani. Niente più soldi a banche assicurazioni, società finanziarie ed immobiliari; finanziamenti agli agricoltori attivi, con una diversificazione territoriale.
«Una ripartizione – sostiene il direttore Coldiretti Oristano Ermanno Mazzetti – che assicura il sostegno agli assi portanti della agricoltura oristanese che può legittimamente auspicare un rilancio economico ed un consolidamento del settore, creando occupazione e sviluppo nell’intero territorio». Un’importante misura anche per i giovani: per incentivare il lavoro, è prevista la maggiorazione degli aiuti diretti nella misura del 25percento per i primi anni di attività per le aziende condotte dagli under 40, garantendo il livello massimo di plafond disponibile, che ammonta a circa 80milioni di euro. Una notizia che, per i tanti giovani che si stanno avvicinando all’agricoltura anche nella provincia di Oristano, in modo qualificato e con programmi colturali e commerciali innovativi, rappresenta una garanzia in termini di attenzione da parte della politica e di prospettiva nel lavoro.
Infatti, è convinzione di Coldiretti, che l’agricoltura moderna, sana ed innovativa, rappresenterà il futuro per le giovani generazioni oristanesi, che intendono investire sulla agricoltura e sul “made in Sardegna”, con le tante biodiversità che l’Isola sa produrre e caratterizzare. Scelte che si basano sul criterio dell’equità, nel rispetto dell’equilibrio territoriale e sulla valorizzazione degli ambiti strategici nazionali. Infatti, anche con i piani di sviluppo rurale sull’Ocm Ortofrutta, si attiveranno misure che andranno a privilegiare altre colture (come il pomodoro da industria, un tempo rimpianta coltura fiorente della provincia) e le aree rurali.
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