Lo sdegno di Coldiretti di Oristano per la devastazione degli orti urbani: solidarietà nei confronti dell’ amministrazione locale e dei coltivatori danneggiati e un aiuto per ripartire
ORISTANO - Ha destato molta amarezza nella sede provinciale Coldiretti di via Cavour ad Oristano la notizia della
devastazione degli orti urbani avvenuta sabato scorso nel quartiere di Torangius. Un atto di inciviltà che ha spinto immediatamente la Coldiretti ad esprimere solidarietà nei confronti dell’amministrazione e dei coltivatori, oltre che rabbia e rammarico per i danni arrecati ad un progetto «ricco di valori culturali e materiali», per il quale ha fornito la propria adesione con entusiasmo e convinzione, garantendo anche ausilio tecnico.
«Se anche il raid vandalico non ha creato grandi danni economici - ha commentato la Coldiretti - ha comunque interrotto quel percorso virtuoso che si stava avviando, tra l’ altro a pochi giorni dalla presentazione del progetto stesso, in calendario per il 20 giugno». Così che, nel ribadire nonostante tutto l’ impegno e l’ ausilio della Federazione agricola e nell’esortare a riprendere al più presto i lavori negli orti di Torangius, ha presentato «l’agricoltura come momento di svago e impegno, anche sociale, che ridà dignità al tempo e lavoro di tanti cittadini, pensionati e associazioni. Una agricoltura che integra con le sue produzioni anche il reddito di alcune famiglie, per giunta praticata in città, in ambienti e spazi altrimenti abbandonati. Un modello che coniuga una nuova visione di città con la sovranità alimentare, tutta da costruire ma, basata su solide premesse».
Sulla base di queste convinzioni la Coldiretti si augura infine che il progetto non venga «inficiato da un mero atto vandalico» e che «il ruolo culturale, sociale ed economico della “agricoltura urbana“ che si intende realizzare, riesca ad imporsi come un valore per la comunità oristanese che crea emulazione, tesa a favorire la cultura del lavoro e della legalità».
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