La bruciatura delle ripuliture e potature non è più un reato. La nuova legge è stata accolta con favore dalla Coldiretti di Oristano
ORISTANO - La bruciatura delle ripuliture e potature non è più un reato. La nuova legge è stata accolta con favore dalla Coldiretti di Oristano: «erano tante le aziende che periodicamente negli Uffici di Via Cavour facevano sentire il loro malcontento e protesta per non poter provvedere alla pulizia dei campi» fanno sapere dall'associazione.
Con una precisa disposizione del Codice ambientale (art. 256 bis, comma 6 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n° 152), si precisa che non si applicano le sanzioni connesse alla gestione dei rifiuti ne quelle alla combustione illecita dei rifiuti abbandonati per la combustione in loco di materiale agricolo e forestale derivante da “sfalci, potature o ripuliture in loco nel caso di combustione in loco delle stesse.
«Salutiamo con molta soddisfazione - ha commentato il direttore provinciale Ermanno Mazzetti Mazzetti - la nuova disposizione che riconosce la sostanziale differenza tra le attività di gestione dei rifiuti e le consuetudinarie attività agricole di gestione sul luogo di produzione di esigui quantitativi di scarti vegetali; ora appare indispensabile ed urgente che i Comuni elaborino le ordinanze per disciplinare a livello locale le corrette modalità di gestione di tali attività».
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