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A.B. 2 agosto 2014
Fauna selvatica, oltre 1 mln di euro di perdite nell'Oristanese
Continua la conta dei danni. «Servono interventi urgenti e bisogna diminuire la popolazione dei nocivi», dichiara la Coldiretti Oristano


CABRAS – Sono sempre più frequenti le segnalazioni dai territori dei danni causati da fauna selvatica. Cinghiali, nutrie, cormorani e, puntualmente, cornacchie e gabbiani: sono tantissimi gli operatori che nella sede della “Coldiretti Oristano”, in Via Cavour 6, manifestano forti disagi e denunciano ingenti danni.

Per ultima, la lettera del sindaco del Comune di Cabras, che evidenzia le ingenti perdite causate dalla sempre più numerosa presenza di cornacchie e gabbiani. Ettari ed ettari di coltivazioni di angurie e meloni sono state distrutte mettendo in ginocchio tante aziende agricole. Si stima un danno di 22mila quintali di meloni, per un valore di 900mila euro e di 12mila quintali di angurie per un valore di 180mila euro, vale a dire il 50percento del raccolto (con alcune aziende che hanno avuto il 100percento del danno, come avvalorato dalle ispezioni dei tecnici della Provincia). Numeri che possono crescere ancora, rendendo la situazione ancor più insostenibile e drammatica. Coldiretti ha più volte sottolineato come, in una provincia dove l’agricoltura garantisce posti di lavoro ed occupazione a numerose famiglie, il problema della fauna selvatica debba trovare una soluzione. Non è purtroppo sufficiente risarcire i danni, ma occorre contrastare la presenza dei selvatici. Infatti, l’aumento del numero di alcune specie, tra tutte le cornacchie, sta causando problemi anche a colture che in passato non subivano alcun attacco, come quelle di pomodoro. Dunque, in prospettiva, la situazione appare ancor più preoccupante.

Per il direttore della Coldiretti Ermanno Mazzetti, occorrono interventi urgenti non rinviabili nel tempo, proprio per diminuire il numero degli animali nocivi (specie cornacchie, cormorani e nutrie), attivando azioni straordinarie capaci di incidere concretamente e dare risposte a tanti settori produttivi esposti a serio rischio. Per Mazzetti, si tratta di ricreare i tratti fondanti di un equilibrio tra attività produttive ed ambiente, oggi fortemente a rischio e non governato, senza per ciò inficiare il patrimonio faunistico provinciale. Insomma, Coldiretti, come anche suggerito dal sindaco di Cabras Cristiano Carrus, ritiene che la convocazione di un incontro urgente tra le istituzioni preposte sia tra le priorità per affrontare e dare soluzioni al problema.

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