Dopo il rinvio al 13 gennaio dell´udienza del Tar e il ricorso della Saras contro la bocciatura del Savi del Progetto Eleonora, Cotti commenta pubblicamente le intenzioni della Società
ORISTANO - Il Progetto Eleonora continua a destare preoccupazione tra gli ambientalisti, i sardi e diversi partiti politici, che da tempo tentano di bloccare ogni tentativo da parte della Saras di realizzare un pozzo esplorativo per la ricerca del metano, nella zona tra lo stagno di S'Ena Arrubia ed Arborea [
LEGGI]. La salute della popolazione sarda e dell'ambiente i maggiori aspetti da difendere dal minaccioso nemico delle trivellazioni delle terre agricole.
«Tar o non Tar, metano o non metano, prima di tutto la salute delle popolazioni e l'integrità dell'ambiente: quello della Saras resta un folle progetto di trivellazione delle terre agricole di Arborea, un progetto che non potrà mai vedere luce, Moratti se ne faccia una ragione». Questo infatti l'ultimo commento del senatore del M5S Roberto Cotti, che si aggiunge ai numerosi dissensi urlati dal partito politico, proprio reduce nel novembre scorso da una manifestazione di protesta [
LEGGI]. Si tratta comunque di parole stavolta espresse in riferimento ai freschi sviluppi della faccenda e alle ultimissime sortite della Saras inseguito al rinvio al 13 gennaio dell'udienza del Tar, sul suo ricorso contro la bocciatura del Savi
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«La Saras - aggiunge il senatore cinquestelle - dice che il Progetto Eleonora è trasparente, che tutti gli elementi sono a disposizione dei cittadini e che in caso di estrazione del metano alla Regione Sardegna entrerebbero royalties e tasse per un totale di 540milioni di euro? Barzellette, provi semmai la Saras ad interrogarsi sui costi dei possibili danni alla salute, all'ambiente e al contesto economico-sociale del territorio, prima di chiosare su fantomatici vantaggi». Deciso e diretto nell'esprimere il suo pensiero Cotti aggiunge poi sul finale: «solo la bieca ricerca dell'interesse privato può spiegare la folle idea di andare a trivellare un sito che si trova a circa 200 metri di distanza dalle aree umide di importanza internazionale, tutelate Convenzione di Ramsar, dove vige un vincolo paesaggistico e di conservazione integrale, un sito di importanza comunitaria e zona di protezione speciale, area peraltro interessata dalla più avanzata agricoltura dell'Isola».
Nella foto: Roberto Cotti
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