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Oristano NewsnotiziecagliariCronacaAmministrazione › Il ricordo di Toreddu: Zedda in aula celebra il decano di Sant’Efisio
M.L.P.C. 18 dicembre 2014
Il ricordo di Toreddu: Zedda in aula celebra il decano di Sant’Efisio
L’Amministrazione comunale ieri sera ha voluto ricordare e celebrare la figura di Salvatore Viola, il più anziano tra i miliziani di Sant’Efisio scomparso lo scorso agosto a 89 anni che, con la sua lunga barba bianca, ha scortato il santo martire per 57 anni


CAGLIARI – Durante la seduta del consiglio comunale di ieri sera Sindaco, Assessori e consiglieri hanno voluto ricordare la figura di Salvatore Viola, il più anziano dei miliziani di Sant’Efisio. Toreddu, così tutti lo conoscevano insieme alla sua folta barba bianca, scomparso a 89 anni lo scorso agosto, ha scortato il santo dei cagliaritani per ben 57 anni seguendo fin da bambino la madre che camminava scalza dietro a Sant’Efisio da Cagliari fino a Giorgino a piedi.

Durante la cerimonia l’Amministrazione comunale ha donato ai familiari di Toreddu e ai miliziani un ingrandimento della foto del decano. Il sindaco Zedda inoltre ha letto una lettera, scritta qualche anno fa dallo stesso Viola: «Sin da bambino, anche durante la guerra, seguivo mia madre che camminava dietro Sant’Efisio. Per me e la mia famiglia è una figura molto importante. Da 54 anni sfilo come miliziano a cavallo, tramandando la mia totale devozione anche ai miei figli e nipoti. Oggi che ho la veneranda età di 84 anni, come sempre attendo impaziente che arrivi il 1 maggio e così fino al 4 maggio, per sfilare col mio cavallo bianco affiancato dai miei figli Francesco e Marco e da mio nipote Matteo». «È - afferma Zedda - il racconto di una vita e, allo stesso tempo, di secoli di storia in cui può riconoscersi un'intera regione. Salvatore volle farci dono di queste sue memorie in occasione dell’iniziativa del Comune di Cagliari di agire concretamente per la salvaguardia della Festa di Sant’Efisio».

Non a caso durante la Conferenza Internazionale organizzata a Cagliari sabato 12 e domenica 13 dicembre dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo sulla “Diversità culturale, dialogo interculturale e patrimonio culturale intangibile”, l’Assessore Barbara Argiolas ha presentato la candidatura della Festa di Sant’Efisio a patrimonio dell’Unesco. Sant'Efisio, il martire guerriero, sarebbe per la Sardegna il terzo riconoscimento dopo il Canto a tenore, nel 2008, e la Discesa dei Candelieri di Sassari che lo ha invece ricevuto appena l'anno scorso. Nella categoria del patrimonio materiale UNESCO abbiamo invece il Nuraghe di Barumini dal 1997.

Nella foto un momento della cerimonia nel consiglio comunale di Cagliari
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