Il gruppo consiliare forzista ha richiesto al sindaco Gianni Giovannelli che il Comune di Olbia deliberi la richiesta per il perdurare della siccità. «Già altri comuni lo hanno fatto e proprio in questi giorni molti altri della alta Gallura si stanno muovendo in questa direzione. Se venisse concesso lo stato di calamità naturale, gli agricoltori, gli allevatori potrebbero beneficiare delle assicurazioni private e degli aiuti previsti dalla Comunità Europea», hanno spiegato i consiglieri azzurri
OLBIA - «Si chiede che la Giunta Comunale deliberi in merito alla richiesta di stato di calamità naturale, informando la Regione della drammatica situazione venutasi a creare in tutto il territorio naturale, per la mancanza di acqua – e – si chiede che copia del provvedimento venga inviato all'Argea, l'ente regionale ch si occupa di agricoltura». Questo il focus della lettera inviata dal gruppo consiliare di Forza Italia al sindaco di Olbia Gianni Giovanelli, per convincerlo a deliberare la richiesta dello stato di calamità naturale a causa della siccità perdurante.
I forzisti sottolineano come questa situazione, che si protrae ormai da oltre cinque mesi, «ha creato e continuerà a creare notevoli disagi per gli agricoltori ed allevatori zootecnici della nostra città. Hanno risentito maggiormente della siccità le colture a pieno campo, come gli erbai autunno vernini, e di conseguenza la futura produzione di fieno di qualità e granaglie in genere. Anche i pascoli naturali risentono del perdurare della siccità. A questo si aggiunge il fatto che le riserve idriche gestite dai consorzi, sono ormai al minimo storico di capienza, fatto questo che causerà non pochi disagi alle future colture irrigue. Gli allevatori sono stati costretti all'utilizzo delle proprie scorte aziendali che sono andate esaurite prima del tempo, e all'acquisto presso terzi di mangimi e foraggi, incidendo notevolmente sugli ormai risicati bilanci aziendali».
Va sottolineato come l'eventuale dichiarazione di evento eccezionale, accompagnata dal riconoscimento dell'adeguata copertura delle assicurazioni stpulate da parte delle aziende, permetterebbe di ottenere compensazioni di una parte del prodotto perso, grazie al fondo di solidarietà nazionale, l'esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e fiscali per gli imprenditori e per i loro dipendenti. «Un dramma quello della carenza idrica – concludono i consiglieri forzisti – che interessa anche le centinaia di case agricole disseminate nel territorio e che utilizzano l'acqua della diga come unica fonte di approvvigionamento».
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