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D.C. 18 febbraio 2015
Il caso Torregrande arriva al Parlamento Europeo
Ad aver firmato una petizione, nella quale viene ricostruito l´iter travagliato del disegno golfistico e della Ivi Petrolifera, e ad averla sottoposta all´attenzione dell´Europa è il Meetup Polis Oristano a 5 Stelle, che ora resta in attesa di risposte urgenti


TORREGRANDE - Il caso di Torregrande resta una incognita della realtà oristanese. Nelle scorse settimane il gruppo di intervento giuridico onlus aveva annunciato che il progetto della Ivi Petrolifera Spa, la società che dovrebbe trasformare la pineta di Torregrande in un enorme complesso ricettivo e golfistico, sarebbe stato sottoposto alla procedura di valutazione di impatto ambientale (Via) [LEGGI].

Oggi invece, nel mentre si resta ancora in attesa di una risposta, il caso viene sottoposto all'attenzione del Parlamento Europeo. Il Meetup Polis Oristano a 5 Stelle si è infatti avvalso del diritto di petizione e ha inviato alla istituzione europea un testo nel quale ricostruisce l'iter travagliato del disegno golfistico e della società proponente. In particolar modo Carlo Puddu, oristanese aderente al Movimento Cinque Stelle, primo firmatario della petizione, ha insistito sulla volontà della Ivi Petrolifera Spa di bonificare l'area interessata dal progetto, in quanto contaminata dalla propria precedente attività di raffineria e di “termovalorizzazione” di rifiuti ospedalieri, in modo da trasformarla poi in un complesso turistico-edilizio ricettivo (mc. 9.500 di volumetrie, 250-280 posti letto) e in un campo da golf da 18 buche.

L’amministrazione comunale di Oristano ha però permutato la bonifica dell’area, dovuta per legge, con una cessione dell’area demaniale di pineta a fini speculativi-immobiliari. Modifica questa che sarebbe dovuta essere assoggettata alle varie procedure di valutazione ambientale (Vas e Via), ma che in questo caso, come previsto dalla legge (Direttiva n. 01/42/CE, decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i., deliberazione Giunta regionale n. 34/33 del 7 agosto 2012 + allegati) non sono state avviate. Ragion per cui Puddu con il documento sottoposto al Parlamento Europeo chiede di sapere se «non si intenda aprire una procedura d'infrazione contro lo Stato Membro per palese violazione della Direttiva n. 01/42/CE e del decreto legislativo n. 152/2006 e smi, strumento peraltro previsto anche dalla deliberazione Giunta regionale della Sardegna n. 34/33 del 7 agosto 2012 più allegati, fermando il chiaro intervento speculativo di una Spa operante nel settore petrolifero e incenerimento rifiuti ospedalieri, priva di alcuna competenza nel settore immobiliare-turistico».

Nella foto: Carlo Puddu
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