Risorse in finanziaria regionale per scongiurare il rischio di bollette pazze al Consorzio di Bonifica di Oristano. Coldiretti: serve l’ impegno della politica
ORISTANO - E’ sempre più vicina la possibilità dell’emissione di cartelle pazze da parte del Consorzio di Bonifica di Oristano. Le continue denunce da parte di Coldiretti e la continua ricerca di una soluzione, appaiono appese ormai ad una unica possibilità di azione: la finanziaria regionale. Gli incontri con l’assessore all’Agricoltura regionale Elisabetta Falchi e con alcuni consiglieri regionali della provincia, promossi per affrontare la grave problematica, non hanno allontanato il timore che l’assenza di risorse integrative per l’anno 2014 comporterà la emissione di ruoli raddoppiati a copertura di oltre 2 milioni di euro che mancano nei bilanci consorzio oristanese.
Mentre per la copertura finanziaria per l’ annualità il 2015 parrebbe garantita da un percorso consiliare attivato su pressione delle organizzazioni agricole. Per il direttore provinciale Coldiretti Oristano Giuseppe Casu «c’è la necessità di ricercare un nuovo equilibrio per il sistema dei Consorzi, mentre si individuano tutti gli strumenti finanziari indispensabili ad evitare un appesantimento dei ruoli. Un aumento - prosegue Casu - insostenibile in una provincia in difficoltà, come attestato dagli indicatori economici che evidenziano un tessuto produttivo in arretramento e dove l’ agricoltura e l’ agroalimentare di qualità possono rappresentare un ruolo importante nella crescita del territorio».
In un quadro, dove, tra le altre cose, i consorziati non conoscono anticipatamente il costo dell’acqua che andranno ad utilizzare nell’annata irrigua. Coldiretti si appella all’ attenzione e all’impegno del Consiglio Regionale e di tutti i consiglieri nel ricercare le risorse mancanti nella nuova finanziaria regionale in discussione: «serve un segnale concreto per scongiurare una situazione di grave disagio che rischia di sfociare in azioni di protesta eclatanti e non controllabili. Risorse che evitino costi aggiuntivi per i consorziati e al contempo garantiscano il funzionamento di una struttura indispensabile per le attività agricole del territorio».
Nella foto: Giuseppe Casu, direttore provinciale Coldiretti Oristano
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