Il ministro della Salute frena, chiamando in causa l´Unione europea, sulla possibilità di poter esportare il maialetto sardo all´Expò di Milano. La replica di Confagricoltura e Regione
CAGLIARI - Bufera sulle dichiarazioni del ministro della Salute Beatrice Lorenzin che frena, chiamando in causa l'Unione europea, sulla possibilità di poter esportare il maialetto sardo all'Expò di Milano. «Le parole del ministro non fanno presagire nulla di buono - sottolinea il presidente di Confagricoltura Sardegna, Luca Sanna - L'esposizione di Milano rappresenta una vetrina unica ed irripetibile per il piatto più famoso della cucina sarda».
Alle parole del ministro hanno risposto anche gli assessore regionali Falchi e Arru, rispettivamente competenti per l'agricoltura e la salute. «In Sardegna esistono 8mila aziende suinicole con standard di biosicurezza elevatissimi e certificati, riconosciuti dalla stessa Unione europea come allevamenti modello. E poi ci sono i maiali al pascolo brado. Si tratta di due realtà che non vanno assolutamente associate» replicano gli esponenti della Giunta Pigliaru.
L’invito è non far confusione e a tener distinti allevamenti sani e pascolo brado: «Non abbiamo, come ha detto il ministro Lorenzin, 100mila capi allo stato brado da abbattere – ha osservato il titolare della Sanità – ma il numero, secondo l’Osservatorio epidemiologico regionale, è circoscritto a circa 10mila capi irregolari, che nulla hanno a che fare con i prodotti termizzati che provengono da aziende certificate e controllate. Ribadiamo che si tratta di prodotti sani, sicuri e di alta qualità».
Nella foto: Luigi Arru
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