«Gli assessori Spano e Falchi lavorino a una proposta per Arborea», chiedono i vertici di Coldiretti Sardegna, che puntano alla revisione delle aree
ARBOREA - Ulteriore novità sul problema nitrati. In tempi brevi verranno infatti revisionate le zone vulnerabili. Un provvedimento che dovrebbe interessare anche alcune aree dell’Oristanese con significative conseguenze sia sotto l’ aspetto ambientale che su quello economico. Una decisione presa durante l’incontro degli assessori all’agricoltura delle Regioni e dei rappresentanti delle organizzazioni agricole al tavolo ministeriale sulla direttiva nitrati del 10 febbraio scorso. Tuttavia, il percorso non è automatico, anzi, è il frutto di un lavoro meditato e di concerto tra più Assessorati e tecnici, in quanto occorre presentare proposte ed istanze in merito. Un risultato frutto dell’accordo “salva stalle”, sottoscritto da Coldiretti ed i ministri dell'Ambiente e dell'Agricoltura, che ha evitato la chiusura di migliaia di aziende.
Un'azione che ha preso avvio da uno studio super partes, eseguito dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che scagiona l’allevamento come unico responsabile dell’inquinamento delle acque sotterranee ed accerta altre responsabilità in settori diversi dalla Zootecnia. A breve, un importante tavolo di lavoro, convocato in sede congiunta dai ministri dell’Agricoltura Maurizio Martina e dell'Ambiente Gianluca Galletti, andrà a ridefinire, dopo una discussione che verrà portata fino a livello europeo, le zone vulnerabili. Precondizione che entro il 17 marzo tutte le regioni interessate facciano pervenire le proposte di revisione al tavolo interministeriale di lavoro, supportate da dati tecnici e dalle nuove perimetrazioni.
«Auspichiamo – sottolinea il direttore Coldiretti Oristano Giuseppe Casu – che anche la Regione Sardegna, con gli Assessorati competenti (Ambiente e Agricoltura), presenti una proposta di revisione e di analisi. Infatti, la provincia di Oristano vanta varie aree, fortemente legate a prodotti di eccellenza, che potrebbero beneficiare della nuova delimitazione. Dagli assessori Spano e Falchi – ribadisce Casu – ci aspettiamo un intervento urgente affinché il percorso avviato da altre regioni sulla individuazione delle reali fonti di inquinamento e la revisione conseguente delle zone vulnerabili per tutelare le aree rurali e migliorarne l’utilizzo approdi, anche per la Sardegna, al tavolo di lavoro interministeriale nei tempi richiesti. Un percorso che, può essere attivato in virtù del fatto che come gli anni scorsi – conclude il direttore di Coldiretti – anche per il triennio 2015-2017, in attuazione del Programma di Azione della zona vulnerabile da nitrati di origine agricola di Arborea, la finanziaria regionale prevede delle somme destinate al monitoraggio di acqua e suolo e attività di controllo, risorse che sarebbe auspicabile venissero impiegate anche per attivare il percorso, analogo a quello realizzato dall’Ispra nel nord Italia, anche nel territorio di Arborea, in modo da predisporre i dati tecnici a supporto della ridefinizione dell’area nitrati».
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