Il senatore sardo del Movimento 5 Stelle Roberto Cotti ha dedicato mercoledì l´intervento di fine seduta in aula al Senato al caso della chiusura del Lungomare di Putzu Idu in Sardegna, nel territorio del comune di San Vero Milis
SAN VERO MILIS - Il senatore sardo del Movimento 5 Stelle Roberto Cotti ha dedicato mercoledì l'intervento di fine seduta in aula al Senato al caso della chiusura del Lungomare di Putzu Idu in Sardegna, nel territorio del comune di San Vero Milis [
LEGGI]. Il portavoce grillino ha ricordato «il mancato referendum popolare (annunciato e revocato) e le recenti iniziative popolari contro la chiusura della strada che collega Putzu Idu a Mandriola e anche il ferimento di una manifestante nel corso di una di queste».
«Il progetto, contestatissimo dai residenti, prevede la sedicente rinaturalizzazione di Putzu Idu, ovvero l'eliminazione del tratto asfaltato realizzato oltre trent'anni fa, dove prima c'erano i parcheggi, e del muraglione che separa la spiaggia dalla strada. Un progetto per lotti, spacciato e motivato come utile e difensivo per litorale e spiaggia, ma sul quale non esiste alcun studio serio che lo dimostri. Al contrario, secondo abitanti e ambientalisti, costituirebbe un rischio per il delicato ecosistema esistente con l'attigua salina» ha spiegato l'esponente pentastellato in Aula.
Il progetto dell'amministrazione uscente di San Vero Milis, che prevede anche la riapertura parziale di una stradella rossa, ora sequestrata dall'autorità giudiziaria per danni ambientali, secondo il portavoce grillino sardo è un rischio per il delicato eco-sistema de "Sa Salina Manna". «Il primo lotto prevede un utilizzo di 130.000 euro provenienti dai fondi del Progetto Camp per smantellare 250 metri di lungomare asfaltato realizzato (gli ultimi prima di Mandriola), e sostituirli con un sistema di passerelle. Per ovviare all'inconveniente della mancanza di tale strada litoranea, l'amministrazione aveva proceduto a realizzare una piccola strada, chiamata stradella rossa, adiacente e sostitutiva del lungomare oggi chiuso al traffico e situata nella zona. Tale arteria, sterrata tra l'altro con materiale pericoloso e di dubbia provenienza, è stata realizzata ed è in questo momento sotto indagine da parte del tribunale di Oristano» ha concluso.
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