Il pregiato prodotto ittico unico al mondo tra i protagonisti più apprezzati all´Expo 2015
CABRAS – All’Expo, oggi (sabato) è il turno delle specialità Made in Italy più preziose. La Coldiretti ha messo in mostra la “Top Ten del lusso che piace”. Nello scrigno dei prodotti “preziosi”, i veri e propri gioielli alimentari tra i più costosi e ricercati dell’agricoltura italiana, ma anche sofisticate innovazioni che piacciono ai consumatori più esigenti e raffinati dell’intero globo. La Sardegna è ben rappresentata dalla bottarga di Cabras. Accanto a lei, l’estratto di bergamotto di Reggio Calabria, lo spumante lombardo che contiene oro alimentare, il caviale di lumaca prodotto in Sicilia; il tartufo e l’olio romagnolo di Brisighella.
Il cosiddetto “caviale dei sardi”, costituito dalle uova di muggine, nasce proprio nel centro dell’Oristanese. «La nostra è quella autentica – spiega Francesco Meli, presidente della cooperativa “Pontis” di Cabras, che raccoglie undici cooperative per circa 150 operatori - è nata qui dai tempi dei Fenici». La bottarga di muggine di Cabras, con i suoi 15quintali di produzione all’anno (che torna a dieci dopo l’essicazione) rappresenta più del 90percento dell’autentica sarda, circa l’1percento rispetto ai mille quintali di quella che viene importata in Sardegna. «La nostra ha una qualità nettamente superiore, è fresca e con un sapore diverso, più fine e sofisticato. Per questo costa più del doppio – spiega il presidente della cooperativa – andando anche oltre i 250euro al chilogrammo».
«La vendiamo dopo una settimana, salata ed essiccata – continua Meli – in tutta Europa e qualcosa anche in America. Stiamo parlando di piccole quantità che vengono consumate in ristoranti di altissima qualità». «E’ un prodotto raro, pregiato, unico al mondo del quale andiamo orgogliosi – sottolinea il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu - Il costo è proporzionale alla sua qualità. Stiamo parlando, come testimoniano i numeri, di un prodotto di nicchia, ricercatissimo dai migliori cuochi del mondo. Come Coldiretti – conclude il presidente - siamo attenti a tutte le nostre produzioni, sia quella in larga scala sia, come in questo caso, quando si parla di poche tonnellate. Per noi contano le persone, il lavoro e la qualità, non i numeri».
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