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A.B.
8 agosto 2015
Arte e mito si intrecciano in Percorsi Teatrali
Domani notte, nel Parco della Biblioteca di Santu Lussurgiu, per la settima edizione del festival organizzato dal Teatro del Segno, va in scena Kalend´A Maja”/secondo studio sul Calendimaggio

SANTU LUSSURGIU - Arte e mito s'intrecciano in “Kalend'A Maja”/secondo studio sul Calendimaggio”, in cartellone domani, domenica 9 agosto, alle ore 22, nel Parco della Biblioteca di Santu Lussurgiu, per la settima edizione del festival “Percorsi Teatrali”, organizzato dal “Teatro del Segno”: gli antichi riti e il mistero della Dea Madre ispirano lo spettacolo ideato, scritto, diretto ed interpretato dall'attrice e cantante Alessandra Leo, per un viaggio alle sorgenti della cultura occidentale (e non solo) fra teatro e poesia.
L'inedita pièce (in anteprima in forma di studio nel “paese del vulcano”) narra di Orfeo, il leggendario cantore tracio che sapeva ammansire uomini e fiere con il suono della lira, accostando i versi di Seneca alle suggestioni musicali del Novecento; ed evoca la forza purificatrice del fuoco, simbolo di rinascita ed i molteplici volti della divinità femminile (incarnazione della fecondità della Terra, come lei madre e talvolta matrigna, generosa e crudele). Storie e canzoni, antiche e nuove armonie, per una rilettura in chiave contemporanea dell'archetipo della Grande Madre e dei riti che annunciano ed accompagnano l'arrivo della primavera: nell'eterno ciclo delle stagioni, dove l'inizio e la fine coincidono, si alternano morte e resurrezione, ed il silenzio ed il gelo dell'inverno lasciano il posto alla primavera, che porta con se il riaccendersi dei sensi ed il trionfo di Eros insieme al risveglio della natura, in un concerto di colori e suoni che culmina nella raggiante estate per poi volgere all'autunno e di nuovo alla quiete invernale.
Kalend'A Maja (nuova produzione del Teatro del Segno) è insieme un'indagine e riscoperta dell'antico potere femminile e del valore e del significato dell'arte in seno alla società, come espressione e sublimazione di desideri e paure, fin dalla notte dei tempi: novella vestale e sacerdotessa del culto della bellezza, Alessandra Leo ripercorre la storia alla luce dei capolavori letterari e pittorici, sulle note di Alessandro Muroni (pianoforte, percussioni e voce), con la giovane musicista Federica Josè Are (contrabbasso e voce) e l'eclettica polistrumentista che si cela sotto lo pseudonimo Ello Pitti (chitarra, flauto traverso e voce).
Nella foto: Alessandra Leo
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