L´uomo è stato arrestato dalla Polizia in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso nel 2012 dal Tribunale di Modena. Il 25enne deve scontare una condanna a sei mesi e venti giorni, perché da clandestino, per evitare di sfuggire al provvedimento di espulsione, fra il 2007 ed il 2011, aveva fornito alle Forze dell´ordine oltre venti identità differenti
ORISTANO – Fra il 2007 ed il 2011, da clandestino, per evitare di sfuggire al provvedimento di espulsione, fra il 2007 ed il 2011, aveva fornito alle Forze dell'ordine oltre venti identità differenti. Per questo, è stato arrestato dalla Polizia in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso nel 2012 dal Tribunale di Modena ed ora dovrà scontare una condanna a sei mesi e venti giorni.
Si tratta di un 25enne pakistano, che era uno dei cinquantanove migranti arrivati in provincia di Oristano dopo essere stati soccorsi in mare il 24 agosto dalla nave norvegese “Siem Pilot” al largo delle coste libiche (erano complessivamente 963 i migranti salvati e sbarcati a Cagliari)
[LEGGI]. Dopo la condanna, era scattata anche l'espulsione, ma il giovane ci aveva riprovato.
A tradirlo, stavolta, sono state le impronte digitali, che hanno permesso agli specialisti del Gabinetto provinciale di Polizia scientifica e dell'Ufficio immigrazione della Questura di Oristano di scoprire la sua vera identità. A quel punto, gli agenti della Squadra Mobile lo hanno arrestato. Ora, il pakistano è rinchiuso in una cella della casa circondariale di Massama.