«L´etichetta di origine per il latte e i derivati è una vittoria per i produttori e i consumatori. Riguarda da vicino la Sardegna, leader nella produzione dei pecorini, prodotti tra i più imitati», dichiara il presidente Battista Cualbu
CAGLIARI - «Una vittoria per gli allevatori e i consumatori». E’ il commento del presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu, che ieri (martedì), insieme ai dirigenti regionali e ad una folta delegazione di giovani imprenditori agricoli, ha partecipato a Milano al latte day, dove il premier Matteo Renzi ha annunciato la firma del decreto interministeriale che da il via libera all’obbligo di indicare in etichetta la provenienza del latte e derivati come formaggi e yogurt. «Una vittoria di tutti – continua Cualbu – che ci riguarda in primo piano visto che siamo i leader nella produzione di latte ovino e ci difendiamo anche con il caprino e il bovino. La tutela e la trasparenza è il presupposto per la difesa delle nostre produzioni agroalimentari visto che il mercato della contraffazione è sempre più fiorente e vede i nostri formaggi tra quelli più imitati come abbiamo purtroppo visto anche nell’esposizione promossa a Milano. Ma lo è anche per i consumatori che chiedono sempre più tutela e certezze, in una proposta che li sta disorientando».
Come è emerso recentemente nella consultazione on-line promossa dal Ministero dell’Agricoltura, gli italiani chiedono più trasparenza: sono disposti a pagare il vero Made in Italy alimentare fino al 20percento in più e c’è addirittura un 12percento che è pronto a spendere ancora di più pur di avere la garanzia dell’origine nazionale. «E’ una risposta importante per chi si impegna quotidianamente lavorando con serietà e trasparenza – dice Giovanni Murru, delegato regionale di Coldiretti Giovani impresa presente anche lui a Milano – Una proposta che guarda anche alle nuove generazioni che oggi più di ieri trasformano e vendono i propri prodotti, portando un grande valore aggiunto per le nostre eccellenze agroalimentari e per tutto il territorio. L’etichettatura di origine dice finalmente basta all’inganno del falso Made in Italy».
A Milano, oltre all’esposizione delle imitazioni dei principali formaggi italiani, c’era anche l’esposizione dei formaggi tutelati dal marchio di origine. «La Sardegna – ricorda il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba - concorre con i suoi tre pecorini Dop (il Fiore sardo, il Pecorino sardo e il Pecorino romano, presenti a Milano) al primato dei formaggi Dop made in Italy, consentendo all’Italia di raggiungere quota quarantanove con i formaggi tutelati e superare così la Francia ferma a quota quarantacinque».
Nella foto: Battista Cualbu e Luca Saba
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