Sul problema dei tralicci per radiofrequenza di Via Kennedy e Via delle Baleari si esprime anche il movimento cittadino Arcobaleno di Stella Nascente. “Chi ci garantisce sull’emissione periodica di onde radio? Non ci stupiremo se, dopo una prima rigorosa verifica da parte degli enti preposti, la potenza venisse alterata abusivamente per aumentare l´area di copertura
Sembra giusto e doveroso esprimere un giudizio per quanto riguarda l’installazione delle antenne in Via Kennedy ed in Via delle Baleari, anche perché il 18/12/2002, nella seduta del Consiglio Comunale nella quale è stato approvato all’unanimità il “Piano Generale di settore relativo all’inquinamento da radiofrequenze”, il nostro Movimento non era presente. Per l’amministrazione comunale, le antenne di Via Kennedy e Via delle Baleari non recherebbero nessun pericolo alla salute pubblica; almeno questo è quello che si evince dalle dichiarazioni fatte e dalla relazione presentata da uno studio associato di ingegneri.
L´espressione elettrosmog è ormai entrata a far parte del linguaggio comune; poiché in questi ultimi anni tutti noi siamo sempre più esposti a intensi campi di alta frequenza, provenienti dalle antenne dei ripetitori televisivi, telefonici, ecc., molti ricercatori si sono applicati per verificarne gli effetti biologici sull´organismo umano ed anche per stabilire quali sono i valori massimi che si possono assorbire senza correre alcun rischio. E’ noto che i primi studi compiuti hanno già evidenziato rischi di patologie, anche tumorali, in particolare contro gli organismi deboli, in via di formazione o di crescita, problemi per pazienti con pace-maker.
Anche la Comunità Europea in questo senso ha dato degli indirizzi, da cui ogni nazione ha poi dato i suoi valori massimi di assorbimento. Questi valori sono molti differenti da nazione a nazione, evidenziando così che non si registra un uniforme indirizzo sulla fissazione dei valori limite ritenuti precauzionali. Tutto ciò porta ad escludere che questi valori possano ritenersi del tutto precauzionali.
Vi è stato l’intervento della Corte di Giustizia Comunitaria, dichiarando che l’esigenza di tutela della salute umana è imperativa (e quindi primaria), in presenza di rischi solo possibili anche se ancora non scientificamente accertati (sentenza 14 luglio 1998 causa C-248/95, sentenza 3 dicembre 1998 causa C-67/97).
Il Decreto Interministeriale n. 381, del 10 settembre 1998, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3 Novembre 1998 ed entrato in vigore il 2 gennaio 1999, fissa dei precisi limiti, superiori rispetto ad altre nazioni, entro i quali un essere umano, ovviamente sano, può rimanere esposto senza conseguenze, ma farla rispettare è alquanto problematico a causa dei forti interessi in gioco da parte delle Multinazionali. Lo stesso potrebbe succedere succederà al Alghero.
Anche se gli organi competenti affermano che il cittadino è tutelato da questo decreto, ci sarà qualcuno che controllerà periodicamente queste emissioni? Non ci si deve perciò stupire se, dopo una prima rigorosa verifica da parte degli enti preposti, la potenza viene alterata abusivamente per aumentare l´area di copertura, dato che ovviamente costa molto meno sostituire una scheda con una che eroghi maggiore potenza piuttosto che installare un nuovo traliccio.
Prendendo visione del “Piano Generale di settore relativo all’inquinamento elettromagnetico”, tra i criteri i localizzazione si vuole evidenziare:
…….possibile localizzazione in aree distanti dai luoghi dove la popolazione soggiorna per almeno quattro ore consecutive (notare bene: in via Kennedy si trova vicinissimo ad una scuola, ad una palestra, ed allo stabile dove sono ospitati i padri passionisti);
……. Divieto di locazione in edifici destinati alla popolazione in età pediatrica (0-14 anni) e comunque distanti almeno 60 metri (si ribadisce che in Via Kennedy, la scuola è vicinissima all’area destinata al posizionamento del traliccio);
……. Rispetto del principio di minimizzazione dell’impatto ambientale, architettonico ed estetico visivo.
A questo punto il nostro movimento si sta attivando per verificare se tutto ciò è conforme ai canoni di legge, e in particolare:
a) se la concessione edilizia rilasciata entra in contrasto con i dettami delle leggi su indicate, ed entra in contrasto con gli strumenti urbanistici vigenti;
b) se vi è la relazione tecnica dell’Ispsel;
c) se vi è la relazione sulla valutazione di impatto ambientale.
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