L’attesa è finita. Alle 11,35 di stamattina davanti a Maria Aurora Salvagno ci sarà solo il rettilineo di cento metri dello stadio olimpico di Grosseto
Accanto a lei, avversarie provenienti da tutto il mondo. Una sfida per arrivare all’obiettivo minimo: conquistare le semifinali nei 100 metri del campionato del mondo juniores. Solo dopo ci potrà essere spazio per il sogno: agganciare la finale di domani sera. La velocista algherese ama le sfide e non si tira indietro: anzi proprio nelle gare più importanti ha conseguito i suoi record. “Sono sicuro che farà il personale”, scommette da Grosseto il suo allenatore Marco Ciccarella, che l’ha seguita in Toscana per una delle più importanti tappe della sua carriera. Lei, unica sarda tra i 51 atleti, uomini e donne, della nazionale italiana, vive questo momento con il giusto mix di tensione e concentrazione.
”Sto dormendo tanto - ha detto ieri Aurora Salvagno, prima di entrare nello stadio di Grosseto, per la cerimonia d’inaugurazione dei Mondiali - dopo gli allenamenti e le prove delle ultime settimane ora mi sto scaricando fisicamente per la gara”.
Inutile nascondere che di fronte si troverà avversarie di livello mondiale: “Non ho guardato i tempi accreditati di alcune americane, russe e giamaicane - ha aggiunto - devo solo fare del mio meglio. Sto bene e sono in forma: non devo arrivare troppo agitata altrimenti corro il rischio di sbagliare la partenza”. Ripetere il personale di 11’’83 potrebbe voler dire semifinale: “Penso di poter correre su quel tempo - ha ammesso l’algherese - poi se arriverà qualcosa di più sarà tanto di guadagnato”. Per Aurora Salvagno la vetrina mondiale non è una novità: l’anno scorso gareggiò nei 100 metri ai campionati del Mondo under 18 in Canada (Scherbrooke). L’11’’98 in batteria le valse la qualificazione alle semifinali, dove non corse sciolta giungendo dodicesima in 12’’06. “Punto a migliorare quanto fatto nel 2003, anche se qui avrà di fronte atlete juniores, in possesso di tempi stratosferici, come una giamaicana che ha corso in 11’’20”.
Facendo un passo indietro, ai Mondiali juniores del 2002 a Kingston in Giamaica, l’ultimo posto valido per entrare in finale è stato di 11’’73. Scartati i primi posti, per l’algherese del Cus Sassari, migliorando il record personale (e visti i progressi fatti vedere ai campionati regionali assoluti, prima, a quelli italiani juniores, poi, è un’eventualità da prendere in considerazione) si aprirebbero le porte della finale. «Non voglio promettere niente, so solo che è un bel momento della mia carriera e che darò il massimo», ha tagliato corto la diciottenne velocista sarda, che sarà seguita dagli spalti, oltre che dal suo allenatore, anche dal ragazzo. C’è anche il tempo per rubarle una battuta sui recenti campionati assoluti italiani: «È da tre anni che vorrei farli, ma gli impegni non me lo permettono. Peccato perché visti i tempi della finale avrei potuto puntare a un secondo o terzo posto». Dietro Vincenza Calì (11’’48), sono arrivate Manuela Grillo (11’’78) e Elena Sordelli (11’’85).
“Il livello è davvero alto - spiega Ciccarella - sarà una gara difficile, con avversarie in grado di arrivare sotto gli 11’’30. La speranza è arrivare in semifinale, poi si vedrà”. Di una cosa il tecnico di Aurora Salvagno è sicuro: “Negli appuntamenti più importanti ha sempre migliorato il suo personale”. Una frase che sa tanto di presagio. Il responso ora passa alla pista: alle 11,35 il via delle batterie, poi eventuale semifinale alle 17,00, e lo sguardo proiettato a domani, alla finale delle 18,50. Magari con Aurora ai blocchi di partenza. Dalle ore 16.00 diretta Raisport Satellite.
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