Chiuso il secondo bando Pia, che si riferiscono in buona parte al Por 2000/2006
CAGLIARI - «La chiusura del secondo bando Pia rappresenta un momento importante perché mette a sistema un buon numero di risorse che dovrebbero essere utili ad attivare un migliaio di nuovi posti di lavoro». La dichiarazione è del presidente della Regione Autonoma della Sardegna Ugo Cappellacci, pronunciata nel corso della conferenza stampa per la presentazione degli esiti dei bandi relativi ai “Pia-Piani Integrati d’Area” che si riferiscono, per una buona parte, ancora al “Por 2000/2006” ed avviano il programma operativo 2007-2013”.
«Oggi va a conclusione un processo partito nel maggio del 2006 che entra a regime con evidente ritardo», ha puntualizzato il capo dell’Esecutivo regionale prima di lasciare la parola all’assessore del Bilancio e Programmazione Giorgio La Spisa, che ha innanzitutto sottolineato che le imprese turistiche sarde puntano principalmente su innovazione e ambiente. «Si tratta di un bando che offre nuove possibilità alle imprese sarde e rappresenta già uno spiraglio di ripresa in questo periodo caratterizzato dalla crisi economica. Ci sono le risorse per tutti quelli che sono entrati in graduatoria mentre i progetti non ammessi, se rimodulati potranno entrare nei bandi successivi. Rispetto ai Pia degli anni scorsi, in questo caso c’è stata una grande sensibilità verso l’ambiente - ha ripreso il delegato – infatti sono state ridotte le spese per le opere murarie e sono aumentati gli investimenti per i macchinari. Un segnale positivo che offre nuove prospettive di sviluppo per il futuro. Attraverso l’innovazione – ha concluso l’assessore La Spisa - cresce la capacità creativa delle persone e dunque delle nostre imprese. E’ evidente che il futuro è nei processi innovativi».
Nella foto: Ugo Cappellacci, presidente della Regione
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