L’incontro di oggi tra l’assessore La Spisa ed il ministro Raddawi, si è dimostrato prolifico anche in materia di portualità e prodotti tipici
CAGLIARI - Sardegna e Siria unite per fare fronte comune nei campi della ricerca, della portualità e dei prodotti tipici. E’ quanto emerso dall’incontro svoltosi questa mattina tra l’assessore della Programmazione della Regione Autonoma della Sardegna Giorgio La Spisa ed il ministro siriano Tayssir Raddawi, capo della Commissione di Stato per la Pianificazione, in visita nell’Isola per partecipare ai lavori dell’“Enpi” ed attivare nuove relazioni economiche.
Dopo il colloquio, ritenuto particolarmente positivo e cordiale da entrambe le parti, nei prossimi giorni partiranno le lettere ufficiali con lo scambio di informazioni che porteranno all’avvio dei primi progetti. Nel corso dell’incontro si è parlato anche della crisi che investe il settore industriale della Sardegna e del prossimo tavolo di confronto tra Governo nazionale e regionale.
«Abbiamo individuato tre linee di intervento che inizialmente punteranno su ricerca, rilancio dei principali porti della Sardegna e valorizzazione dei prodotti tipici – spiega l’assessore La Spisa - dopo l’avvio dei primi passi, c’è già l’accordo di massima per proseguire anche su altri settori. La Siria, che come noi intende puntare su settori come l’Ict, la ricerca energetica e il turismo, può essere un partner importante».
Soddisfazione anche da parte del ministro Raddawi, interessato a conoscere quanto più possibile la realtà produttiva sarda. «Tra Damasco e Sardegna – ha sottolineato il ministro – si possono attivare diversi progetti. Oltre ai trasporti, all’energia, alla ricerca e al turismo siamo interessati all’attivazione di un work shop sulla filiera del formaggio. Siamo già d’accordo per andare avanti e definire questo appuntamento entro breve tempo».
Nella foto: L’assessore regionale Giorgio La Spisa
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