Il partito scende in campo in sostegno della manifestazione degli agricoltori sardi e della Coldiretti Sardegna
CAGLIARI - «I Rossomori da sempre sostengono lo sviluppo dell’economia tradizionale sarda e del settore agro-pastorale, a tutela dei prodotti sardi di qualità, “frutto della nostra terra” e si oppongono all’introduzione di prodotti agro-alimentari, non certificati come tali e di origine dubbia, importati in Sardegna violando ed eludendo le leggi che regolano la filiera. Prodotti questi che sono frutto del fenomeno di globalizzazione che ha investito il settore agro-alimentare e gestito dalle note multinazionali».
Inizia così l’intervento in materia da parte del consigliere regionale Claudia Zuncheddu, che sottolinea come, tale fenomeno, nuoce non solo alla qualità dei prodotti sardi ma anche all’informazione ed alle salute dei consumatori. La mancanza di controlli efficaci sul rispetto delle leggi è alla base di un incalcolabile danno all’economia sarda tradizionale, in particolar modo all’allevamento ed all’agricoltura, precludendo a questi settori ogni possibilità di mantenimento e di incremento dei livelli occupazionali, oltre che qualsiasi tipo di sviluppo qualitativo e quantitativo.
In tutte le mense operanti in Sardegna, di ogni ordine e grado, da quelle aziendali, alle scolastiche a quelle di enti pubblici, comprese quelle militari, prosegue il consigliere, ribadiamo la necessità che la Regione Autonoma della Sardegna e le Istituzioni interessate garantiscano la pubblicizzazione ed il consumo dei prodotti sardi “buoni per natura”. Prodotti certificati e garantiti di filiera corta che devono essere tutelati se si vuol garantire lo sviluppo del comparto agro-alimentare ed evitare la perdita anche di un solo posto di lavoro nel settore.
Inoltre, la speranza dei Rossomori è che tutti i sindaci e i comuni si facciano promotori di una campagna volta a far si che i prodotti del proprio territorio vengano commercializzati e consumati all’interno degli alberghi e dei villaggi turistici, in modo da offrire ai villeggianti prodotti di qualità e sapori esclusivi sardi. «Il cibo fa parte della cultura di ogni popolo – conclude la Zuncheddu - e noi rivendichiamo con esso la sua esclusività e la nostra identità».
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