Una vittoria dell’organizzazione di categoria Coldiretti per gli effetti causati dalla vaccinazione contro la blue tongue. Sarebbe pronta alla pubblicazione la delibera per accedere agli incentivi
ALGHERO - Il pressante lavoro di Coldiretti e il continuo pressing sull’assessorato regionale alla Sanità hanno prodotto i loro frutti: è infatti di questi giorni la notizia dell’imminente pubblicazione della delibera assessoriali nella quale vengono definiti i criteri e le modalità di calcolo e di erogazione degli indennizzi agli allevatori per i danni indiretti causati dalla profilassi immunizzante nei confronti della febbre catarrale degli ovini per quanto riguarda la campagna 2006, sia per quanto concerne le perdite dei capi che per quelle di latte.
«Si tratta di un successo di Coldiretti – assicura Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sassari – che circa cinque mesi fa aveva inviato all’assessore regionale alla Sanità un studio apposito sui danni da vaccino derivati dalla campagna 2006 e che aveva stabilito un indennizzo di circa 3 euro per capo». Per mesi – prosegue Cualbu – questo studio era rimasto fermo nei cassetti dell’assessorato e solo grazie alle sollecitazioni della nostra organizzazione di categoria si è potuti arrivare ad una definizione delle procedura e alla conseguente prossima delibera.
Il risultato raggiunto testimonia del costante impegno di Coldiretti di categoria verso il comparto ovicaprino e dell’allevamento, che ancora oggi attraversano una fase di difficoltà che viene amplificata dalla presenza nei territori della nostra isola del vettore del lingua blu e che sempre più spesso costringe chi lavora in campagna a dover arrancare per arrivare a fine mese.
«Furono oltre un milione i capi vaccinati durante il 2006 – ricorda Pietro Greco, direttore di Coldiretti Sassari – con gravi danni specialmente per la vistosa diminuzione del latte e per la perdita di parecchi capi. Ora – conclude il direttore di Coldiretti Sassari – non resta che attendere la pubblicazione della delibera dell’assessore regionale Prato, di modo che siano immediatamente avviate le procedure utili al ristoro delle imprese agricole che oggi più che mai hanno necessità di una boccata d’ossigeno».
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