Ha preso il via oggi ad Alghero il convegno “Piante officinali in medicina: limiti, falsi limiti o sostenibilità nell’uso”, organizzato dalle Università di Sassari e Salerno
ALGHERO - Ha preso il via oggi ad Alghero il convegno “Piante officinali in medicina: limiti, falsi limiti o sostenibilità nell’uso”, organizzato dalle Università di Sassari e Salerno. Oltre 100 gli esperti presenti alla due giorni di studio e confronto sui percorsi di selezione, produzione e controllo sui prodotti fitoterapici. Un settore importante, quello degli integratori con azione farmacologica, che muove in giro d’affari di oltre un milione e 500mila euro ogni anno.
La richiesta di ricercatori e clinici riuniti ad Alghero è chiara: più sicurezza nella filiera di produzione dei prodotti fitoterapici, che pur non avendo acquisito la dignità di farmaco se ben usati danno equilibrio e benessere. Di qui la necessità di fissare dei limiti e dei controlli da fare sulla filiera produttiva, onde evitare il rischio di trovare in commercio prodotti "non sicuri" o addirittura dannosi per la salute.
«Le piante officinali – ha sottolineato Bruno Fusco, docente di Patologia generale all'Università di Salerno e presidente del Comitato Scientifico del convegno - sono d'importanza e reale utilità se usate con competenza e cautela». Di qui l'appello perché vengano selezionate, coltivate e trasformate, sino all'utilizzo terapeutico, in modo corretto e sicuro verificandone l'efficacia, inclusi gli aspetti tossicologici.
«Non dimentichiamo – ha aggiunto il professor Fusco - che già esistono molti farmaci che si basano su queste. Primo di tutti l'aspirina, o acido salicilico, estratta dal salice». Tra i chemioterapici c'é poi il tassolo, usato per curare il cancro ovarico, nella terapia del dolore dominano invece gli oppiacei e, infine, contro il mal di testa tra i più prescritti c'é l'ergotamina.
Domani (venerdì) una tavola rotonda aperta a personalità politiche, amministratori ed esperti, sarà anche occasione di incontro con il pubblico allo scopo di sottolineare l'importanza reale delle piante officinali, l’utilità quando usate con competenza e cautela, la loro dannosità se utilizzate in modo incongruo o non controllate nella produzione.
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