Secondo le stime a disposizione del Servizio veterinario di Sanità animale dell’Asl sassarese, si calcola che saranno circa 500mila gli agnelli sardi che nasceranno e di questi circa 200mila saranno avviati ai macelli per arrivare sulle tavole dei consumatori
ALGHERO - Secondo le stime a disposizione del Servizio veterinario di Sanità animale dell’Asl sassarese, si calcola che saranno circa 500mila gli agnelli sardi che nasceranno e di questi circa 200mila saranno avviati ai macelli per arrivare sulle tavole dei consumatori. «L’agnello da latte sardo – precisano i veterinari dell’Asl di Sassari – si afferma ormai da decenni nei mercati nazionali per le sue eccellenti caratteristiche e le qualità organolettiche che lo contraddistinguono. In particolare le sue carni rappresentano un’eccellenza grazie al suo allevamento allo stato brado».
In considerazione dell’attuale normativa europea, per il consumatore è difficile riconoscere il prodotto sardo da quello di importazione che arriva nei nostri mercati, soprattutto nel periodo autunnale e tarda primavera. Il consiglio che arriva dal Servizio di Via Amendola quindi è di rivolgersi ai macellai di fiducia o ai venditori che hanno sistemi di controllo qualità, evitare per quanto possibile l’acquisto di parti di agnello congelato e rifuggire da prezzi eccessivamente bassi, ricordarsi inoltre che il peso medio di una carcassa di agnello da latte sardo è intorno ai 6 chili mentre quelli esteri sono normalmente più pesanti.
«Si tratta di un ottimo alimento stagionale – ricordano i veterinari sassaresi – che ha un costo relativamente basso, da consumarsi come eccellente condimento di primi piatti secondo la migliore tradizione isolana e come secondo piatto al forno e secondo le varietà proposte dalla cucina sarda».
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