L´assessore regionale all´Agricoltura difende di fronte ad una platea formata da rappresentanti e vertici del mondo agricolo nazionale, l´operato della Sardegna respingendo le accuse del ministro Galan
ROMA - «Il ministro Galan farebbe bene a lanciare meno proclami, a fare meno demagogia, rimboccandosi le maniche nell’interesse dell’agricoltura italiana. Come Regione Sardegna non guardiamo in faccia a nessuno quando arrivano accuse infondate, ancora peggio se giungono dal massimo rappresentante istituzionale dell’agricoltura a livello nazionale».
Lo ha detto questa mattina (mercoledì) l’assessore regionale dell’Agricoltura, Andrea Prato, intervenendo a Roma all’assemblea dell’Associazione nazionale bonifiche italiane (Anbi) e rivolgendosi direttamente al ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan. All’assise erano presenti tra gli altri i vertici nazionale di Coldiretti, Confagricoltura e Cia.
L’assessore Prato ha contestato quanto detto dal ministro Galan in diversi punti. Innanzitutto, sulla spesa dei fondi europei della Pac (Politica agricola comune) e del Psr (Programma di sviluppo rurale): «Galan dice che alcune Regioni del Sud Italia non spendono o spendono poco. È male informato perché la Sardegna, ad esempio sulla misura 1.2 del Por, è in overbooking del 40 per cento. Sul Psr, deve sapere che come il 2009 anche nel 2010 non restituiremo un solo euro all’Unione europea. È necessario poi chiarire che è falso affermare che togliendo i fondi alle Regioni del Sud il ministro possa ridestinarli al Nord Italia. Questo perché le risorse destinate all'Obiettivo uno possono essere utilizzate solo da Regioni sempre Obiettivo uno. Quindi il Nord Italia non percepirebbe alcunché di aggiuntivo».
«Sempre il ministro – ha continuato Prato - promette la semplificazione delle norme, ma poi ha frenato sul protocollo di Agea per la velocizzazione della procedura di pagamento che permetterebbe di ristorare oltre 57 mila pratiche inevase. Ancora, Galan promette la centralità dell'agricoltura in Italia, ma fa perdere il 20 per cento di incentivi per le serre fotovoltaiche, che porterebbero, per ogni megawatt, 6 assunti diretti e 3 nell’indotto».
Nella foto: L'assessore regionale Andrea Prato durante il suo intervento
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