La Commissione regionale per il paesaggio e la qualità architettonica ha messo a punto il documento che costituisce il piano d’azione per perseguire speditamente obiettivi di tutela e valorizzazione del paesaggio sardo
CAGLIARI - Diciotto pagine programmatiche, un documento per illustrare la filosofia e le nuove strategie per la difesa ambientale, storica e culturale del territorio isolano e per la tutela delle sue incontaminate bellezze paesaggistiche e architettoniche. La Commissione regionale per il paesaggio e la qualità architettonica, nominata lo scorso 20 aprile dalla Giunta Regionale su proposta dell’assessore regionale dell’Urbanistica, Gabriele Asunis, ha messo a punto il documento che costituisce il piano d’azione per perseguire speditamente obiettivi di tutela e valorizzazione del paesaggio sardo e della qualità dell’architettura.
Dodici punti per definire gli atti di tutela del patrimonio storico-ambientale dell’architettura e di difesa del paesaggio, e ancora 12 linee guida per mettere in campo azioni che mirano alla salvaguardia della qualità dell’architettura isolana. Condivisa dalla Commissione la strategia scelta dalla Giunta Regionale di condividere con il territorio i principi da porre come base per la salvaguardia, pianificazione e gestione del paesaggio sardo da un lato, ma anche di attuazione di apposite misure di conoscenza, sensibilizzazione, educazione, formazione e partecipazione collettiva, volte al miglioramento e all’esaltazione della “consapevolezza” in termini di identità nonché della qualità delle peculiarità isolane.
La Commissione, in linea con il programma di governo della Giunta Cappellacci in materia di tutela ambientale e paesaggistica, ha ritenuto fondamentale avviare il processo finalizzato alla valorizzazione del patrimonio storico, paesaggistico e architettonico puntando sulla riappropriazione e reinterpretazione dei territori da parte delle comunità che lo abitano al fine di creare le premesse per la promozione di un nuovo processo di costruzione dell’identità dei luoghi e per l’attivazione di un nuovo senso di appartenenza alla propria terra che consenta di definire in termini di contenuti l’azione dell’Amministrazione regionale nella ridefinizione del PPR.
La Commissione ha fatto propria, pertanto, la filosofia di condivisione e compartecipazione con il territorio che la Giunta ha sempre perseguito, puntando sul coinvolgimento diretto dei Comuni, delle Province e di tutti i soggetti istituzionali interessati, per creare un processo partecipativo volto all’identificazione di strategie unitarie di governo del territorio. «Con questo documento - ha commentato l’assessore Asunis - la Commissione si è dotata di un atto importante per favorire l’applicazione degli strumenti di governo del territorio che mirano alla tutela, alla conservazione e al rispetto del patrimonio storico e ambientale dell’architettura e del paesaggio isolano e che mette a disposizione della Giunta regionale, quale ulteriore riferimento nel processo di formazione del nuovo Piano Paesaggistico».
Nella foto: Gabriele Asunis
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