Mario Bruno: sarà presentato un formale quesito al Presidente del Consiglio Regionale in merito all’innovativo metodo di risposta alle interrogazioni dei Consiglieri regionali
CAGLIARI - Non cenna a placarsi il durissimo scontro tra l'assessore regionale all'Agricoltura Andrea Prato e il capogruppo del Partito democratico
Mario Bruno. L'esponente algherese aveva chiesto al delegato dell'esecutico quali fossero le ragioni della mancata risposta all'interrogazione protocollata a Cagliari lo scorso
20 ottobre, in rifermento alla nomina del direttore generale dell'Agris, ma Prato, anzichè riferire in forma ufficiale, ha preferito rispondere per comunicati stampa, facendo irritare l'onorevole algherese che annuncia «un formale quesito al Presidente del Consiglio Regionale in merito all’innovativo metodo di risposta alle interrogazioni dei Consiglieri regionali, inaugurato dall’Assessore Prato».
«Anche alla luce degli insuccessi conseguiti da Agris dalla sua istituzione - ha sottolineato Andrea Prato - questa Giunta sta valutando se modificare i parametri di valutazione per la nomina del prossimo direttore generale. Si deciderà se la nuova guida dell’agenzia debba essere obbligatoriamente affidata a un dirigente valutato in merito alla sue pubblicazioni o che dimostri di essere in grado di valorizzare al meglio le riconosciute capacità di ricercatori e dipendenti di Agris, e soprattutto di portare risultati significativi per le nostre imprese agricole. Occorre togliere il peccato originale dell’agenzia, che all’inizio aveva troppo appiattito la sua attività di ricerca. Ricerca invece che deve rimanere in ambito universitario con il quale deve essere incrementato il rapporto di collaborazione per evitare sovrapposizione di compiti».
Dichiarazioni che non sono andate giù a Mario Bruno: «in considerazione del fatto che l’Assessore Andrea Prato continua a rispondere all’interrogazione formale che ho posto sull’Agenzia Agris Sardegna attraverso note stampa in cui preferisce volgere l’attenzione al passato piuttosto che riferire del “disastro” del presente, sarà mia cura portare l’argomento quanto prima all’attenzione dell’Aula attraverso una mozione urgente. La discussione della mozione - continua Bruno - servirà anche a capire quali logiche si nascondano dietro la modifica dei criteri attraverso i quali si vuole pervenire alla nomina del nuovo Direttore Generale e quali motivi hanno condotto in questi 21 mesi a mantenere, anche in contrasto con la legge, un Commissario ai vertici dell’Agris».
MARIO BRUNO /
ANDREA PRATO
Nella foto: Mario Bruno
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