Gli indipendentisti sardi rivendicano la libertà di manifestare e individuano nella sovranità fiscale l´unico modo per risolvere la vertenza
SASSARI - «iRS indipendèntzia Repùbrica de Sardigna RS - indipendèntzia Repùbrica de Sardigna, esprime totale ed incondizionata solidarietà verso gli imprenditori del comparto agropastorale della Sardegna che a Civitavecchia si sono visti negare il diritto a manifestare il proprio disagio in modo civile e non-violento». Gli indipendentisti sardi rivendicano «la libertà di manifestare che non può essere messa in discussione da nessuno».
«Le modalità con cui sono stati trattati gli esponenti del Movimento Pastori Sardi non sono accettabili - dice l'iRS - all'interno di un sistema giuridico in cui il rispetto dei diritti rappresenta il cuore della convivenza civile e democratica».
«Da diverso tempo iRS ha iniziato un percorso di ascolto e dialogo con tutto il settore agropastorale - fanno sapere - con le istanze dei pastori sardi che fanno emergere un altro nodo irrisolto: il rapporto fiscale ed economico presente oggi tra Sardegna e Italia».
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