prassi di acquisire la proprietà di terreni mediante scritture private o attraverso accordi verbali diffusa in Sardegna pregiudica l´accesso ai fondi europei. La Coldiretti chiede un sostegno alla Regione
CAGLIARI - Le modalità con cui in passato si è proceduto all’acquisto dei terreni agricoli rischia di pregiudicare l’accesso degli imprenditori agricoli alle provvidenze comunitarie, nazionali e regionali. E’ questo il grido d’allarme lanciato da Marco Scalas e Luca Saba, Presidente e Direttore di Coldiretti Sardegna, in una nota indirizzata all’Assessore dell’Agricoltura Oscar Cherchi.
Infatti è noto che, storicamente, in Sardegna si è molto diffusa la prassi di acquisire la proprietà di terreni mediante scritture private o attraverso accordi verbali. Tale prassi, stando alle nuove procedure di controllo introdotte dall’Agea, non consente l’accertamento della titolarità delle superfici e, conseguentemente, la concessione dei premi comunitari e dei sostegni nazionali e regionali. Il problema è stato sottoposto nei mesi scorsi all’attenzione del Presidente Cappellacci, della Giunta e del Consiglio Regionale che, in maniera bipartisan, ha inserito nel collegato alla finanzìaria 1 milione di euro per la regolarizzazione dei titoli di possesso.
Ad oggi però le procedure per l’erogazione del sostegno non sono ancora state avviate. «L’incertezza nella titolarità dei terreni – sostiene Scalas - è da ricondurre all’assenza della pubblica amministrazione che, nel tempo, non ha saputo avviare adeguati processi di riordino ed accorpamento fondiario: la politica ha riconosciuto la propria responsabilità inserendo nel collegato alla finanziaria una norma per la regolarizzazione dei titoli di proprietà».
«E’ il momento di dare gambe all’intervento – prosegue Saba – non possiamo permetterci di perdere i premi comunitari che, in questo grave periodo di crisi, rappresentano un elemento fondamentale per sostenere la nostra agricoltura ed accompagnarla nella corsa verso l’ammodernamento». «L’Assessore si impegni da subito – concludono Scalas e Saba – per accelerare l’iter erogazione del sostegno e, giacchè molto probabilmente le somme messe in bilancio non saranno sufficienti a soddisfare tutte le richieste, a reperire ulteriori fondi da destinare all’intervento».
Commenti