«La Provincia non parteciperà a nessun incontro pubblico pensato con lo scopo di dividere, tra tutti i soggetti precettati, le responsabilità per quello che succede nel Calich»
ALGHERO - Poche, semplici e chiare, che pesano come un macigno: sono le parole dell'assessore all'Ambiente della provincia di Sassari, Paolo Denegri, che pensa che il comune di Alghero voglia spartire le responsabilità di quanto sta accadendo nel Calich con gli altri enti pubblici, «organizzando eventi di natura politico-mediatica per distrarre l'attenzione dell'opinione pubblica». La ferma presa di posizione di Palazzo Sciuti arriva a poche ore di distanza dall'affollato
incontro pubblico sull'utilizzo dei reflui in agricoltura promosso dal Comitato Zonale della Nurra (che chiede lo sgancio immediato del depuratore di San Marco dalla condotta della Bonifica utilizzata per l'irrigazione) e dal summit di Sant'Anna promosso dal primo cittadino di Alghero (si terrà martedì 8 novembre).
Accuse pesantissime quelle riferite al sindaco Marco Tedde, che nei giorni scorsi aveva inviato una dettagliata
lettera a tutti gli enti coinvolti a vario titolo nella gestione delle acque in Sardegna, perché si facessero carico del grave disastro in atto nello stagno del Calich. Ma l'assessore di Palazzo Sciuti non ci sta, e conferma che «la Provincia non parteciperà a nessun incontro pubblico pensato con lo scopo di dividere tra tutti i soggetti precettati le responsabilità per quello che succede nel Calich».
Nessuna responsabilità sulla localizzazione degli impianti. «Per questo motivo siamo responsabilmente a disposizione per qualsiasi problematica inerente le autorizzazioni di scarico delle acque e alle relative verifiche - precisa Denegri - non certo alla localizzazione delle aree su dove insediare gli impianti di depurazione o la gestione degli stessi». «Anche alla luce delle stupefacenti posizioni assunte da alcuni esponenti della maggioranza che sostiene Tedde - continua Paolo Denegri - riteniamo di non voler accettare che si voglia buttare sulla bagarre politica un argomento così delicato».
Il riferimento è alle ultime
dichiarazioni di Musu e Manconi (Pdl), che avevano bollato l'assessore provinciale alla Programmazione, l'algherese
Enrico Daga, "grillo parlante", perché chiedeva una seria presa di coscienza sul problema-Calich, evitando ulteriori perdite di tempo inutili (il riferimento era proprio al summit convocato a Sant'Anna). Pesanti anche le parole dello stesso Daga, rivolte direttamente al Primo cittadino: «Da troppo tempo il sindaco e i suoi fedelissimi con questi atteggiamenti di rottura isolano Alghero - dice - prima con Soru, poi con Cappellacci e adesso con Alessandra Giudici. L'atteggiamento da primo della classe del sindaco Tedde rischia di creare danni irreversibili alla nostra comunità».
Nella foto: Marco Tedde e Paolo Denegri
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