Una critica dura della manovra varata da pochi giorni in Regione arriva dalla Coldiretti e dalla Copagri che chiedono risposte con successivi provvedimenti
CAGLIARI - «Questa Finanziaria è la più povera e la più impegnativa degli ultimi anni. In considerazione della specificità del settore agricolo e della particolare crisi avremmo apprezzato uno sforzo più significativo per dare risposte alle criticità che il momento straordinario richiede».
Una critica dura della manovra varata da pochi giorni in Regione arriva dalla Coldiretti e dalla Copagri. «Il settore agricolo è stato tra i più penalizzati nel taglio delle risorse, con meno di 200 milioni di Euro ed una forte riduzione degli stanziamenti» ha commentato Marco Scalas Presidente di Coldiretti Sardegna. «Se poi si evidenzia che oltre 140 milioni di euro sono destinati alle spese di funzionamento delle agenzie regionali e alle spese fisse – rilancia Luca Saba - appare evidente che non sono garantite alcune risorse per attività produttive».
Copagri Sardegna stima che del totale delle risorse programmate in bilancio, al netto dei fondi destinati alle agenzie ed enti agricoli, alle attività più propriamente produttive vada poco più dello 0,5% (una quarantina di milioni di euro). Questo nonostante la forte contrazione dei redditi nei principali settori (dalla zootecnia alla cerealicoltura e ortofrutta), e la prospettiva dei maggiori costi per effetto dell’IMU, dell’aumento degli oneri previdenziali, e a fronte di un inarrestabile incremento del costo dei carburanti nonché la diminuzione dei consumi alimentari. Rimangono costanti le criticità più volte denunciate verso una qualificazione della spesa e la necessità che la stessa sia orientata verso lo sviluppo del settore agricolo, manca una legge di settore che integri le politiche regionali con le politiche nazionali e comunitarie, che risponda più efficacemente alle esigenze specifiche del comparto agricolo.
Numerose le criticità avanzate dai dirigenti della categoria: le risorse per i Consorzi di Bonifica, le risorse per i prestiti di conduzione per le aziende agricole, risorse necessarie per garantire le indennità compensative per le aziende per il 2012 ed il 2013. Sulla continuità territoriale occorre poi che si abbia la giusta ricaduta sui sistemi produttivi, anche per le produzioni agricole ed agroalimentari della nostra regione. «Ci aspettiamo che con successivi provvedimenti - concludono Scalas e Saba - si dia risposte concrete alle questioni poste sul tavolo».
Commenti