E´polemica tra Copagri e l´assessore regionale Cherchi sui fondi a disposizione per il settore agricolo. Quasi nulle le risorse messe a disposizione nel bilancio ordinario, 800 milioni, solo derivanti da annualità precedenti
CAGLIARI - Coldiretti e Copagri, all'indomani dell'approvazione della manovra
finanziaria, hanno fortemente criticato il taglio dei fondi sul comparto agricolo. «Dobbiamo fare di necessità virtù perché la Sardegna, al pari delle altre regioni italiane, sappia reagire con equilibrio nella programmazione della spesa» ha risposto l'assessore regionale dell'agricoltura Oscar Cherchi.
Secondo l'assessore quindi, è necessario razionalizzare la spesa: «Se fino ad oggi era sufficiente agire con intelligenza nell'utilizzo delle risorse regionali e comunitarie, oggi questo non basta più. Ora bisogna aggiungere anche la prudenza per evitare di arrivare a livelli pregiudizievoli della ripresa, che tutti vogliamo arrivi al più presto. La Regione vigilerà con attenzione perché le risorse disponibili vengano utilizzate a questo scopo senza sprechi ormai non più tollerabili».
D'accordo sull'esigenza di razionalizzazione, Copagri riprende l'esponente della Giunta Cappellacci specificando l'origine dei fondi stanziati, circa 800 milioni, «risorse che erano a disposizione già dagli anni passati. Prendiamo invece atto, rispetto agli anni precedenti, che per la prima volta sono quasi nulle le risorse nel bilancio ordinario». «La prima urgenza - spiega il presidente Cirronis - è l’accelerazione della spesa e con l'attuale organizzazione dell'agenzia Argea questo è impossibile perché i tempi medi di istruttoria dei SAL (stati di avanzamento dei lavori) non sono inferiori ai 12 mesi». Per Copagri occorre «un intervento straordinario che incrementi il personale con funzioni istruttorie delle Misure dei PSR e anche un’immediata rivisitazione delle procedure interne per la loro semplificazione e sburocratizzazione».
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