La conferenza presentata da Paolo Cau, direttore dell´Archivio Storico Comunale, ripercorrerà in un excursus i sette secoli di storia “scritta” del mondo degli orti di Sassari. Appuntamento venerdì 21 marzo
SASSARI - “Vita, miracoli e morte degli orti di Sassari tra fonti d'archivio e genere letterario” è il tema del nuovo appuntamento della rassegna i mercoledì della cultura - 21 marzo ore 17,30 sala conferenze camera di Commercio - organizzata dalla delegazione Fai di Sassari. La conferenza presentata da Paolo Cau, direttore dell'Archivio Storico Comunale, ripercorrerà in un excursus i sette secoli di storia “scritta” del mondo degli orti di Sassari, che tanta parte hanno avuto nella costruzione dell' anima identitaria della città.
La storia delle colture irrigue, come elemento caratterizzante del paesaggio agrario della città, emerge dall'interscambio tra fonti ufficiali d'archivio e fonti interpretative letterarie in un arco di tempo che va dai primordi dell'agglomerato urbano di Sassari sino all'epoca moderna. «Diversi documenti consentono di ricostruire l'assetto irriguo della città – dice Paolo Cau - nel corso dei secoli. Tante le levoluzioni subite per fatti calamitosi, per il sopravvento avuto da alcune colture e il suo ridimensionamento, sino alla scomparsa del mondo degli orti a causa del letale avanzare della città».
Tra questi documenti le norme agrarie degli Statuti Sassaresi, le ordinanze civiche sull'uso delle acque irrigue, i registri della barracelleria che documentano i danneggiamenti arrecati alle colture e non ultima la cartografia storica comunale. Le trasformazioni subite dalla città in campo economico, sociale e soprattutto sotto il profilo urbanistico e ambientale sin oltre la metà del XX secolo trovano un testimone d'eccezione in Salvator Ruju, ultimo interprete della civiltà “zappadorina” nel senso proprio del termine, censore di una Sassari che «si ne magnendi d'orthi e d'aribari pa' assé barritortha».
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