Raccomandiamo a tutti di scegliere l’agriturismo per la pausa ferragostana - sottolinea l´associazione di categoria - un modo per consumare sano, genuino e soprattutto Sardo, aiutando l’economia locale
ALGHERO - Se a livello nazionale, in controtendenza rispetto all'andamento generale, sono 2,1 milioni i pernottamenti degli ospiti negli agriturismi italiani in agosto, in Sardegna purtroppo non si può essere cosi soddisfatti. Infatti i nostri dati, sostengono dalla Coldiretti Sardegna, dimostrano un sostanziale riduzione del tempo di permanenza dei turisti in Sardegna, che hanno ridotto in maniera sostanziale la durata delle loro vacanze. Il fenomeno, legato essenzialmente alla crisi, ed agli ingenti costi per raggiungere l’isola, interessa tutte le strutture ricettive Isolane, incluse quelle agrituristiche.
«Rileviamo, affermano i vertici dell’Associazione di Categoria, oltre ad un calo delle prenotazioni, anche una minor durata delle stesse. Assistiamo cioè al consolidarsi di quella fetta di turismo “mordi e fuggi”, che compensa l’aumento dei costi di trasporto con la minor durata della vacanza. Fortunatamente - proseguono dall’Associazione di Categoria - l’agriturismo, almeno nel periodo ferragostano, continua a tenere, e a scegliere la vacanza nelle oltre 800 strutture regionali sono gli stessi Sardi, spinti dalla necessità di ottimizzare il rapporto prezzo/qualità e di trascorrere le vacanze non lontano da casa. Una scelta che premia l'ospitalità in agriturismo grazie - sottolinea la Coldiretti - alle offerte flessibili sia per quanto riguarda il pernottamento che la ristorazione».
«A queste opportunità - sostengono dalla Coldiretti - si aggiunge la possibilità di consumare prodotto genuino e locale: in un periodo in cui la qualità dell’offerta a volte scade, l’agriturismo offre garanzie di qualità e freschezza uniche. Raccomandiamo a tutti di scegliere l’agriturismo per la pausa ferragostana, concludono dall’Associazione di Categoria, un modo per consumare sano, genuino e soprattutto Sardo, aiutando l’economia locale».
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