La Regione chieda alla Saras un’azione calmierante sul prezzo del gasolio agricolo per le imprese Sarde. E’ quanto richiesto dai vertici della Coldiretti Sardegna, Marco Scalas e Luca Saba, in una nota indirizzata al Presidente della Giunta Cappellacc
SASSARI - La Regione chieda alla Saras un’azione calmierante sul prezzo del gasolio agricolo per le imprese Sarde. E’ quanto richiesto dai vertici della Coldiretti Sardegna, Marco Scalas e Luca Saba, in una nota indirizzata al Presidente della Giunta Cappellacci ed all’Assessore dell’Agricoltura Oscar Cherchi. La richiesta nasce dalla forte preoccupazione per i rincari senza precedenti registrati per il gasolio agricolo. Nell’ultimo anno infatti, il carburante, indispensabile per la gestione delle pratiche colturali, ha subito aumenti dell’ordine di 18 centesimi al litro, passando dai 0.85 euro del 2011 ai 1.03 euro del 2012. Un aumento che pesa sui conti dell’agricoltura Sarda per oltre 18.000.000 di euro.
«Si tratta di un aumento insostenibile - spiega Marco Scalas, Presidente di Coldiretti Sardegna - che porterà le nostre aziende all’impossibilità di svolgere anche le semplici arature. Gli effetti si allargheranno a diversi comparti: dalla serricoltura alla viticoltura infatti, il caro gasolio si innesta in un contesto di continua crescita dei costi di produzione e di riduzione dei prezzi di vendita». «Il dato assume connotati ancora più gravi - prosegue Luca Saba, Direttore di Coldiretti Sardegna - se analizzato su un piano prospettico di 10 anni: dal 2002 al 2012 il prezzo del gasolio è salito di ben 59 centesimi, con un maggior costo per sistema agricolo Sardo di oltre 60.000.000 di euro. Si tratta di una progressiva erosione di risorse che, unita all’aumento generalizzato dei costi, espone al rischio default l’intera agricoltura isolana».
In un momento in cui la Sardegna perde pezzi importanti della propria economia - concludono Scalas e Saba - con i poli chimici avviati verso un difficile percorso di riconversione, diventa ancora più attuale la necessità di un piano di rinascita che punti su un sistema produttivo sostenibile. Il caro gasolio, allora, rappresenta uno dei nodi da sciogliere per evitare il default del nostro settore primario, senza il quale è difficile immaginare un futuro per l’intera Sardegna. Per questo chiediamo al Presidente Cappellacci, ed all’Assessore Cherchi, un impegno concreto per creare un accordo con la Saras per calmierare il prezzo del gasolio agricolo.
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