Italia pronta al veto. La proposta penalizzerebbe gravemente l´agricoltura isolana. Le dichiarazioni di Simone Cualbu, Presidente della Coldiretti Nuoro Ogliastra
CAGLIARI - La Sardegna e l’agricoltura italiana rischiano una forte penalizzazione se verranno approvati i tagli proposti dal presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. Una riduzione complessiva del budget di circa 4,5 milioni di euro tra pagamenti diretti e sviluppo rurale - commenta Simone Cualbu, Presidente della Coldiretti Nuoro Ogliastra - che la Sardegna e l’Italia non meritano affatto, anche considerando che aumenta in modo significativo il divario tra le risorse che il nostro Paese versa all’Unione Europea e quello che recupera attraverso la Politica agricola.
Questi tagli, ha proseguito Cualbu, sono inaccettabili perché compromettono uno dei pochi settori che possono rilanciare l`economia della Sardegna in un momento in cui altri comparti hanno fallito. Le ricadute sull’agricoltura sarda sarebbero negative poiché, vista la minore disponibilità di risorse, potremo veder sfumare l’indennità compensativa ed il benessere animale.
Oltre ciò, prosegue Cualbu, vi sono poi altre misure contenute nella proposta della Commissione Europea che non vanno nella direzione di una PAC più equa e giusta. In un momento di forte crisi economica le risorse vanno indirizzate verso una agricoltura che dà risposte in termini di competitività, occupazione, sicurezza alimentare e soprattutto verso chi l’agricoltura la fa sul serio e ci vive. Invece di definire gli agricoltori attivi in base a quello che effettivamente fanno, il testo li definisce - denuncia Cualbu - solo in base alla quantità di aiuti che ricevono premiando così le rendite e le dimensioni e non certo il lavoro e gli investimenti. Non meno critico è ad esempio il greening che al momento vede esclusi colture come gli oliveti.
«Non dobbiamo poi dimenticare che sulla nuova Pac le risorse da assegnare alla Sardegna potrebbero essere messe in discussione dalle altre Regioni italiane poiché rischiamo il disimpegno di 50 milioni di euro del Psr. Come potremo chiedere un trattamento di riguardo alle altre regioni se non siamo stati in gradi di spendere i fondi assegnati? E, riguardo al Premio Unico, come potremo ottenere meccanismi di regionalizzazione a noi favorevoli se il nostro comportamento poco virtuoso ha determinato una riduzione delle risorse disponibili?»
La situazione è davvero grave - prosegue Cualbu - per questi motivi chiediamo all’Assessore Cherchi di istituire immediatamente dei tavoli tecnici che affrontino sia lo sblocco dei pagamenti che la nuova programmazione. In gioco - conclude Cualbu - ci sono i premi dell’attuale programmazione e quelli dei prossimi sette anni, ma soprattutto il futuro dell’agricoltura isolana che garantisce il presidio territoriale dal quale nascono produzioni da primato che danno prestigio e competitività all’agricoltura sarda.
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