M. S.
16 luglio 2003
L´Amministrazione deve intervenire, i pescatori del Calich sono allarmati, mentre "Goletta Verde" potrebbe stilare un bollettino d´emergenza ambientale, il "Pietro Micca" questa volta incute timore
L´Amministrazione Comunale con i suoi tecnici, nonché con il lavoro "tecnico" degli speleologi, è riuscita a trovare le "uscite galeotte "di fogna, che in poco tempo hanno danneggiato irrimediabilmente un tratto di mare e spiaggia e arrecato un danno all´immagine della città che come tutti sappiamo ha varcato lo stretto ambito locale. Tutti al capezzale del grande malato (il canalone), e poiché si è voluto si è riusciti a trovare lo sconcio che tanti immaginavano, ma pochi volevano risolvere. Volere e potere quando vanno a braccetto! Se per lo scarico a mare di San Giovanni si sta trovando una soluzione drastica, ovvero la cementificazione dei tubi per costringere i condomini a "urlare" e ad essere scovati, le altre "piaghe" di questa estate algherese, calda di per se, ma resa rovente dal Rota virus, dalle critiche e dalle interrogazioni dei politici locali, devono essere risolte allo stesso modo. Per far vedere a tutta la cittadinanza, che non ci sono figli e figliastri, bisogna intervenire anche sul tratto di mare antistante l´Hotel Esit, e soprattutto poiché interdetto a moltissimi bagnanti, risolvere il problema che afflige Fertilia: lo sconcio a cielo aperto che fuoriesce da dietro il distributore di benzina, pare proprio dalla stazione di pompaggio. Per questo motivo l´Amministrazione ha disseminato la costa di cartelli che vietano la balneazione a titolo precauzionale, ma altrettanto non hanno fatto nella ex colonia, dove sbocca l´acqua dello stagno e relativo liquame: sino a quando? Aspettando che qualcuno si ammali? L´Assessore Carboni oltre che chiedere alla popolazione di osservare i divieti, dovrebbe anche sforzarsi per trovare soluzioni definitive, per evitare che lo stagno diventi ricettacolo di liquame fognario, giacché in quel tratto del Calick, poco più a nord, una peschiera è in pre attività, i pesci sono allo stato brado e vivono in mezzo ai liquami fognari.
I soci della Cooperativa che nello stagno hanno investito con il contributo pubblico oltre sette miliardi, sono allarmati: "se arrivano da Cagliari le autorità competenti per campionare le acque dello stagno siamo rovinati", ripetono in coro.
Nel mentre Goletta Verde approda al porto, è dato per scontato che farà un campionamento delle acque del nostro golfo, con trepidazione aspettiamo i responsi, che non devono essere inevitabilmente a "note liete", preso atto che i legambientalisti algheresi sanno dove si trovano i siti inquinati. Si vedrà, se saranno capaci di indirizzare le loro attenzioni prescindendo dalla mera apparenza. Aver riconosciuto il mare salubre, quando tutti sappiamo che non lo è, non onora nessuno, anzi intacca la credibilità di una "istituzione", come io credo sia Goletta Verde. E´ ora di mettere sul tavolo le problematiche che riguardano Alghero nella sua complessità, i depuratori, le fogne, gli sfiori in acqua, che inquinano più di quanto si possa credere. E´ ora che si parli anche di fogne, non solo di piani di lottizzazione e di varianti al PRG. Ma si sa i mattoni non puzzano… le fogne si!
Commenti