M. P.
26 aprile 2014
Prosegue il dibattito politico in Consiglio comunale, mercoledì 30 aprile alle ore 9. All´ordine del giorno anche le interrogazioni e la mozione sulla ludopatia presentata dal consigliere Canu
PORTO TORRES - Prosegue il dibattito politico in Consiglio comunale, che non poteva concludersi nella seduta del 2 aprile, senza una risposta del sindaco Beniamino Scarpa ai “rimproveri” da parte dell’opposizione sulla sua rappresentanza politica, venuta meno dopo il distacco dalla maggioranza di diversi consiglieri. Ne sono consapevoli tutti. L’attuale composizione del consiglio non corrisponde a quella espressa alle elezioni. In questi quattro anni c’è stato un susseguirsi di cambiamenti, fatte di creazioni di nuovi gruppi, dimissioni di consiglieri, passaggi di gruppi di maggioranza alla minoranza e viceversa, la stessa giunta ha subito un nuovo maquillage con dimissioni e sostituzioni di assessori.
«Dall’inizio del mandato il Sindaco è stato abbandonato da gran parte della maggioranza – aveva dichiarato Luciano Mura – che ha verificato con mano l’incapacità ad affrontare e risolvere i problemi che impediscono alla nostra città di esprimere una sostanziale risposta alla crisi devastante che la sta profondamente minando». Il dibattito politico sarà ripreso il 30 aprile alle ore 9, presso la sala consiliare, e su richiesta del gruppo di opposizione si riprenderà un confronto che in più circostanze ha visto molto critici i consiglieri di minoranza nei confronti dell’operato del sindaco. Il quadro di riferimento della città mostra un peggioramento dell'occupazione e un moltiplicarsi delle crisi industriali in vari settori con la cancellazione di professionalità e redditi. Dai dati emerge una situazione a Porto Torres vicina alla rottura sociale, con un aumento della povertà, e della nuova povertà, e una grossa crisi del settore commercio con attività che continuano ad abbassare le serrande, e del settore industriale che ha avuto come ultima vittima la Vinylis con i suoi 90 lavoratori licenziati.
Il Comune, che non ha competenza in materia di sviluppo e lavoro, può tuttavia fare molte cose, costruire soprattutto un'idea condivisa di città partecipata, capace di individuare il ruolo di Porto Torres nella regione, nel Mediterraneo, in Europa. In quest'ambito, è importante fare riferimento innanzitutto al Porto, che è la prima industria cittadina e che deve svilupparsi come base logistica nel Mediterraneo, poi la piccola e media industria, l'artigianato, soprattutto quello legato all'identità della città, il turismo e il commercio. «Ecco perché urge un ritorno della politica tra la gente e la comunità che essa è chiamata a servire – conclude Luciano Mura – per superare insieme la politica delle nomine a favore della politica della rappresentanza». A mettere altra carne al fuoco, il consigliere Angelo Canu, che ha annunciato in vista del prossimo Consiglio comunale, il deposito di una mozione sulla ludopatia e nuove interrogazioni.
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