Paralisi amministrativa ad Olbia: «niente risorse da spendere»
A dichiararlo il capo del gruppo consiliare di Forza Italia di Olbia Marco Piro, indignato per il ritardo con il quale anche stavolta il Comune ha approvato il Bilancio 2013, rendendo al momento impossibile programmare investimenti per l’anno corrente. Ad attendere le risorse anche gli alluvionati
OLBIA - «Errare humanum est, perseverare autem diabolicum». È con questo latinismo che il gruppo consiliare di Forza Italia di Olbia esprime il proprio disappunto nei confronti del ritardo con il quale, per il terzo anno consecutivo, il Comune di Olbia ha approvato il Bilancio annuale di previsione per l’esercizio 2013, la relazione previsionale e programmatica ed il Bilancio pluriennale, fondamentali per individuare le spese e gli investimenti dell’anno corrente. Sembrerebbe infatti che la documentazione inerente al bilancio sia stata depositata presso gli uffici comunali solo venerdì 4 luglio, oltretutto dopo che il termine ordinario per l’approvazione previsto dalla legge del 31 dicembre 2012 è stato più volte prorogato dal Ministero dell’Interno e attualmente fissato al 31 luglio 2014.
«Logicamente- ha commentato il capo gruppo di Forza Italia Marco Piro - nessun consigliere comunale della minoranza ha avuto la possibilità di verificare se il deposito degli atti sia stato eseguito in maniera compiuta. Con questo escamotage per non rischiare il commissariamento sul bilancio di previsione, sostanzialmente si eludono i termini di legge, ed i consiglieri comunali hanno potuto lavorare sul bilancio solo a partire da ieri, lunedì 7 luglio 2014». Un ritardo che permetterà tra l’altro di convocare il Consiglio Comunale sul bilancio solo dopo 25 giorni dalla data di deposito della proposta di delibera presso gli uffici finanziari, come previsto dal regolamento di contabilità del Comune di Olbia, il che significa che «nella migliore delle ipostesi il bilancio sarà approvato dopo il 29 di luglio e il Peg non prima della metà del mese di agosto, così che forse nel mese di settembre questa amministrazione sarà in grado di lavorare con il nuovo bilancio».
Ma, specifica Piro, «considerato che a fine del mese di novembre, generalmente la spesa viene bloccata per le ricognizioni di bilancio, è facile intuire che su 12 mesi disponibili, si lavorerà con certezza di risorse solo nel trimestre settembre-novembre 2014». Già l’anno scorso, come il capo gruppo ha dichiarato, a causa di simili ritardi, nel Comune di Olbia non è stato possibile provvedere alla pulizia dei canali e dei corsi d’acqua cittadini, oggi invece sarà difficile programmare investimenti, predisporre progetti per partecipare a bandi di finanziamento, avviare in tempo i servizi alla persona, le gare di appalto e i bandi comunali, la manutenzione delle scuole e la sistemazione viaria. Ma la preoccupazione di Forza Italia si rivolge anche ad un’altra parte della cittadinanza, quella cioè colpita dall’alluvione del Novembre scorso; una tragedia che forse con le dovute precauzioni e manutenzioni tempestive da parte del Comune, si sarebbe potuta evitare. Chissà.
In ogni caso Piro, ripensando alle vittime del Ciclone Cleopatra si è domandato: «come mai si debba aspettare l’approvazione del bilancio di previsione per distribuire le risorse incassate dalla amministrazione a favore della popolazione alluvionata», dal momento che «durante i lavori della commissione alluvione, è stato chiarito che queste somme, essendo frutto di donazioni, sono “esenti” dai vincoli del patto di stabilità, quindi immediatamente spendibili». Si parla circa 850mila euro, una cifra che Piro, in memoria di quanto annunciato, chiede quindi che venga corrisposta immediatamente ai legittimi destinatari. Detto questo il capo gruppo di minoranza conclude con una nota di disprezzo nei confronti dell’Amministrazione comunale: «Il ritardo accumulato dall’Amministrazione che attualmente governa la città, è sintomo di una gestione non attenta della macchina amministrativa e dimostra una preoccupante incapacità di programmare. Il Consiglio Comunale non si riunisce da mesi e il lavoro delle commissioni è ridotto ai minimi termini».
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