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Oristano NewsnotiziealgheroPoliticaAmministrazione › Multiss «snobbata» ad Alghero. Cacciotto: «proposta irricevibile»
S.A. 6 agosto 2014
Multiss «snobbata» ad Alghero
Cacciotto: «proposta irricevibile»
Audizione dei vertici della partecipata delle province di Sassari e Olbia-Tempio interessata a prendersi in carico il servizio di raccolta rifiuti. Non era presente l'assessore Cacciotto che è deciso a procedere con il bando di gara. Critiche dall'opposizione con Daga


ALGHERO - L'occasione di parlare dei rifiuti ad Alghero nei giorni scorsi non l'hanno data solo le immagini sconfortanti del disastro della raccolta in città, ma l'audizione dei vertici della Multiss in Commissione. Qualche ora messa a disposizione del presidente Marco Francesconi e il direttore generale Antonio Spano per illustrare la proposta della partecipata provinciale (di Sassari e Olbia Tempio), interessata ad occuparsi del servizio a partire dal prossimo anno. Ad ascoltarli, tuttavia, non c'era nessun esponente dell'amministrazione comunale, ne' il sindaco Bruno ne' l'assessore all'Ambiente Cacciotto.

«E' stata snobbata, ma è anche un segno di mancanza di rispetto verso il Consiglio e le commissioni oltre all'occasione perduta per capire meglio» commenta Enrico Daga del Pd, primo sponsor dell'operazione. «Li avevamo già incontrati ed eravamo a conoscenza della loro idea progettuale» si è giustificato Cacciotto. Sul tavolo, la Multiss - che si occupa della gestione globale degli immobili pubblici delle due province - ha messo prima di tutto un ragionamento politico e una questione: «nella memoria storica di almeno 30 anni c'è stata ad Alghero una gestione privata che ha provveduto in maniera soddisfacente alla raccolta?». Il direttore Antonio Spano ha insistito anche sull'approccio diretto e continuativo sul servizio nell'eventualità di una fusione tra le due partecipate, Multiss e In House: «i capitolati cambiano ogni 6 mesi ma noi potremo avere un monitoraggio costante e una capacità di intervento straordinario», oltre aggiunge il direttore «ad iniziare una revisione degli sprechi in linea con le direttive del Governo».

Dal presidente al direttore rispondono anche alle perplessità dei presenti sull'inesperienza in questo settore: «è un percorso di crescita, formazione e specializzazione, lo abbiamo fatto anche in passato e i risultati sono sotto gli occhi di tutti», senza considerare che la partecipata evidenzia, al contrario, la competenza in progettualità europee: «ce ne occupiano dal 1997 e sui rifiuti i bandi non si contano». «La vera sfida è l'innovazione e l'aggregazione dei servizi tra comuni» rilancia Spano, ben sostenuto da Daga che «condanna» la previsione di altri 7 anni a privati, la modernità è nelle strutture d'ambito che possano comprendere più comuni possibili e apre ad un auspicio: «spero ci sia ancora un momento di riflessione».

Speranza che sembra non avere fondamento nelle parole dell'assessore algherese. «La proposta non è convincente ne'opportuna. La priorità del Comune di Alghero non è salvare la Multiss ma l'interesse generale della città. Aldilà del fascino - spiega Raimondo Cacciotto - l'idea nasconde delle insidie». Tra queste, l'esponente dell'esecutivo rimanda ai problemi finanziari della partecipata, le prossime decisioni del governo su questo tipo di società in generale, e la fusione con In House che porterebbe il comune algherese a prendersi in carico non più 63 dipendenti ma 150 (circa di Multiss) e 81 (più 23 stagionali) ereditati dall'Aimeri. E ancora Cacciotto insiste sull'assenza di un piano di sostenibilità: «non ci possiamo basare sulle chiacchere e non lo convince nemmeno l'ipotesi delle autorità d'ambito: ancora non sono state create, se ci fosse anche Sassari o Porto Torres ne potremo riparlare in futuro». Infine, l'assessore conferma la volontà di procedere con il bando di gara dopo l'approvazione del bilancio di previsione. «Il capitolato è già pronto, arriveremo a fine agosto in Aula e pubblicheremo entro settembre. Poi ancora 52 giorni per le offerte e una commissione valuterà la migliore. Infine per l'entrata a regime la nuova azienda avrà altri 6 mesi di tempo». Ossia, ci si metta l'anima in pace o tra i rifiuti fino alla prossima estate.
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