Prime risposte positive per le specie nocive. Coldiretti Oristano: segnale positivo ma tante le problematiche ancora aperte
ORISTANO - Arrivano le prime risposte da parte della Regione sul fronte fauna selvatica. Recentemente, infatti, è stato concertato un aumento dei numeri nel contenimento delle cornacchie per tutta l’Isola. La notizia è stata comunicata direttamente dall’ assessore regionale all’ agricoltura Elisabetta Falchi che, al margine di un convegno, tenutosi recentemente presso il comune di Cabras, ha riferito la novità. «Si tratta di un buon risultato che testimonia il lavoro messo in campo sulla vicenda dall’esponente della Giunta Pigliaru, ma è quantomai indispensabile proseguire nell’impegno e nell’attenzione sulla problematica» commentano da Coldiretti Oristano.
Un primo aspetto da esaminare riguarda l’operatività del piano di contenimento, in quanto prevede che il 70% degli animali venga catturato attraverso apposite gabbie. Tale componente del piano ha manifestato serie criticità, restando sostanzialmente inattuata, anche per la complessità burocratica dei metodi usati. Coldiretti richiede alla Regione «un attento monitoraggio nell’ utilizzo e nel governo dello strumento di cattura e, in caso di mancato raggiungimento dei numeri programmati, di rivedere con l’Ispra il piano nel suo complesso». In termini più generali, l'associazione «ha sollecitato più volte le Istituzioni Regionali ad intervenire con una idonea programmazione faunistica per allentare la pressione nei territori di alcune specie selvatiche nocive e alloctone e ritiene questo provvedimento l’ avvio di un percorso di risoluzione».
Per il direttore Coldiretti Oristano Giuseppe Casu «restano aperte tematiche che necessitano di percorsi urgenti di azione, come il contenimento di altre specie nocive, dai cormorani ai piccioni, dai cinghiali alle nutrie. La nutria, specie alloctona e invasiva che si riproduce ben 4 volte in un anno, costituisce ormai una presenza difficilmente gestibile, anche per il futuro, se non si attivano con urgenza delle misure appropriate. Va rimarcato che la competenza in materia è stata recentemente attribuita dal Ministero della Salute ai comuni». Resta inoltre grave e aperta la questione risorse per l’ indennizzo dei danni causati dalla fauna selvatica. «I finanziamenti sono sempre insufficienti – rimarca Casu – per di più erogati con grande ritardo; ancora oggi, la provincia non paga i danni del 2014 in quanto deve attendere i finanziamenti da parte della Regione».
Nella foto: Giuseppe Casu di Coldiretti Oristano
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