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A.B. 1 agosto 2015
A Mogoro l´Unione dei Comuni Parte Montis
«Scelte nette e sostenibili per uno sviluppo condiviso con le imprese», ha auspicato l´assessore regionale della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci


MOGORO - «Fare scelte nette, definire le priorità del territorio e puntare su iniziative che siano sostenibili finanziariamente e capaci di rimettere in moto l’economia locale. Partendo dai servizi essenziali e con una consapevolezza ben precisa: lo sviluppo lo fanno le imprese, perché il pubblico può e deve sostenere la fase di avvio ma poi le iniziative devono riuscire a stare sul mercato». L’ha dichiarato l’assessore regionale della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, aprendo a Mogoro la fase negoziale della programmazione territoriale dopo la manifestazione d’interesse presentata dall’Unione dei Comuni Parte Montis (Gonnostramatza, Masullas, Mogoro, Pompu e Siris), che sarà ora valutata nei tavoli tecnici per poi poter accedere, dopo la sottoscrizione di un accordo di programma, ai finanziamenti disponibili. All’incontro, nel Centro Fiera dell’artigianato e del tappeto della Sardegna, erano presenti i cinque sindaci dell’Unione dei Comuni interessata ed esponenti del partenariato economico e sociale.

Nello specifico, la manifestazione di interesse presentata dall’Unione dei Comuni Parte Montis punta a migliorare i servizi di base per il cittadino (mobilità, scuola, sanità, energia sostenibile Paes, rifiuti), generando una relazione virtuosa tra qualità dei servizi del territorio e capacità di rinnovare il quadro sociale ed economico produttivo locale, agendo sulla valorizzazione delle risorse locali e delle naturali propensioni del territorio, nel caso specifico agricoltura, artigianato, cultura ed ospitalità. Per quanto riguarda i servizi di base, si punta per esempio a potenziare l’assistenza domiciliare integrata, i servizi a favore dei minori, il servizio di trasporto scolastico per gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado, la gestione associata del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, l’attuazione delle misure approvate con i Piani d’azione per l’energia sostenibile. Infine, particolare importanza viene riconosciuta alla qualità istituzionale. Punti di forza dello sviluppo locale sono l’artigianato artistico, le produzioni agroalimentari, la cultura: i Comuni vogliono rafforzare il sostegno alle produzioni locali di pregio (artigianato, vino, pasta e formaggi), promuovendo lo sviluppo di un’offerta culturale integrata (museale, archeologico, design legato alle specificità artigianali del territorio), valorizzando l’ospitalità diffusa e migliorando l’infrastrutturazione e l’accesso alle reti digitali a vantaggio degli operatori economici e sociali.

«È importante valorizzare le specificità dei territori, individuando una dimensione che garantisca la competitività dei prodotti – ha concluso il vicepresidente della Regione Autonoma della Sardegna Paci – Ma non basta: questi prodotti bisogna riuscire a venderli superando la dimensione locale, il che significa andare oltre i confini comunali, verso una prospettiva più ampia, creando reti con le realtà limitrofe, in primis la Marmilla, in un’ottica di integrazione che consenta ai territori di avere maggiore forza. Poi quei prodotti devono superare anche i confini regionali. Ragioneremo insieme nei prossimi mesi, Regione e territorio, su come realizzare questi impegni. Lavorando su alcuni punti fermi: coinvolgimento dei privati, costruzione di una rete tra i territori, fare scelte e individuare priorità, mettere a valore le proprie specificità».

Nella foto: l'assessore regionale Raffaele Paci
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