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A.B. 19 agosto 2015
Falchi su Refresh: «continua nostro impegno»
«Pur non essendo di competenza dell´Assessorato, continua il nostro impegno. Invitiamo le associazioni di categoria a collaborare», dichiara l´assessore regionale dell´Agricoltura


CAGLIARI - «Che il comparto agricolo soffra per un’eccessiva burocrazia è un dato di fatto e ne siamo perfettamente consapevoli. Perciò, con il nuovo “Programma di sviluppo rurale 2014-2020”, in approvazione questi giorni a Bruxelles, lavoreremo allo scopo di snellire i bandi e la loro attuazione con regole chiare, semplici e di facile comprensione per gli imprenditori agricoli». Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, che poi ha aggiunto: «Il progetto di riorganizzazione delle strutture dell’Assessorato e delle Agenzie agricole regionali avrà come obiettivo la semplificazione delle procedure, tempi certi per le istruttorie delle pratiche e dei pagamenti ad agricoltori e pastori».

L’esponente della Giunta Pigliaru ha poi fatto il punto sul tema del “Refresh” (l’aggiornamento dei dati sulla destinazione dei suoli ammessi a godere dei finanziamenti comunitari per l’agricoltura), che dall’autunno dello scorso anno ha visto un costante lavoro di interlocuzione tra Cagliari e Roma. «Sul caso refresh, come più volte ribadito, – ha osservato Falchi – le responsabilità sulle pratiche in anomalia non sono da attribuire né all’Agenzia regionale per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura ne all’Assessorato dell’Agricoltura, che non hanno alcun titolo per intervenire su istanze gestite esclusivamente dall’Organismo pagatore nazionale e dai Centri di assistenza agricola. Ciononostante sia Argea che l’Assessorato hanno messo in campo tutte le azioni possibili per limitare i danni derivanti dalle modifiche sull’uso dei suoli, aggiornate dall’Unione europea con le immagini aerofotogrammetriche». «Tali pratiche in anomalia si riferiscono alle annualità 2011,2012 e 2013, quando a guidare la Regione era un’altra Maggioranza». Per il futuro, su proposta dell’assessore Falchi, è stata riconosciuta e accolta dal Governo la pratica dei pascoli tradizionali che prevede l’eleggibilità a pagamento comunitario del 50percento per i suoli ricoperti da macchia mediterranea. «È stato ormai appurato – ha proseguito la titolare dell’Agricoltura – che per la maggior parte delle contestazioni formulate da Agea, circa 250 ripetute per più annualità, non sono stati presentati, purtroppo, i ricorsi dagli agricoltori e dai Caa, che gestiscono le loro pratiche, nei termini previsti dalla norma».

«L’Assessorato è tutt’altro che inerte sulla gestione della vicenda – ha ribadito l’esponente dell’Esecutivo – Dai numerosi incontri tenuti nell’ultimo anno con Agea e il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali è emerso che non è possibile effettuare una sanatoria generalizzata delle diverse posizioni: le stesse vanno valutate singolarmente». Dagli uffici di Via Pessagno, a Cagliari, hanno poi spiegato che per cercare di intervenire sulle singole situazioni, nell’incontro che si è tenuto al Mipaaf lo scorso mese di luglio ed a cui hanno partecipato l’assessore Falchi, i rappresentanti di Argea, Agea e del Ministero, si è ottenuta la disponibilità di Agea a riaprire i termini per la presentazione di richieste di riesame per le domande interessate, anche delegando Argea all’esercizio dei controlli. La convenzione tra l’Agenzia nazionale e quella regionale è in corso di definizione. Per avviare e agevolare il lavoro di verifica alcuni mesi fa, su input dell’assessore, Argea aveva scritto a tutte le Organizzazioni agricole invitandole a far pervenire le segnalazioni sulle comunicazioni inviate da Agea, relative a modifiche sull’uso dei suoli che hanno determinato la riduzione o l’esclusione dagli aiuti relativi al premio unico aziendale.

Nella foto: l'assessore regionale Elisabetta Falchi
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