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A.B. 9 settembre 2015
Coldiretti: all´Expo, vinaccioli ed acini sardi di 3200 anni fa
Presenti oggi nel Padiglione Coldiretti, i vinaccioli e gli acini sardi risalenti al 1200Ac. Sono quelli ritrovati ad Oristano dalla Soprintendenza Archeologica di Cagliari e gli acini di Villanovatulo nel 2001 dall´archeologo Franco Campus


ORISTANO - I vinaccioli e gli acini sardi risalenti al 1200Ac, (3200 anni fa) sono presenti oggi (mercoledì) nel Padiglione Coldiretti. Sono quelli ritrovati ad Oristano dalla Soprintendenza Archeologica di Cagliari e gli acini di Villanovatulo nel 2001 dall'archeologo Franco Campus, che hanno corroborato la tesi avanzata da un team di storici dell'enologia sarda di Agris capeggiata da Gianni Lovicu che ha rivoluzionato la storia del vino del Mediterraneo. Grazie a questi studi e ritrovamenti, infatti, oggi si può affermare che quello sardo è uno dei vitigni più antichi del mondo; l'Isola è la prima esportatrice di vino nel Mediterraneo ed è una delle poche regioni in cui si produce vino interrottamente da oltre 3500 anni.

«Gli acini – ha spiegato questa mattina Campus, nel corso di un convegno promosso da Coldiretti Sardegna in Expo - sono carbonizzati, è molto fragili. Non hanno più niente della vecchia struttura. Sono disidratati ed appartengono ad un vino coltivato». «Le vigne in Sardegna ci sono sempre state – ha detto poi nella sua relazione Gianni Lovicu – Abbiamo anche la certezza che a Cartagine bevessero vino sardo dall'800Ac e non viceversa e che si esportasse in tutto il Mediterraneo. E' stata anche ritrovata una nave affondata al largo di Malta che contenevano anfore piene di vino sardo. In Sardegna – ha continuato - abbiamo una caterva di vini autoctoni dai quali si possono produrre vini con una elevata presenza di antiossidanti».

«Anche nella giornata del vino prosegue la nostra operazione di verità – dichiara il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba - In questa vetrina mondiale i nostri concorrenti sono le grandi multinazionali. A loro stiamo contrapponendo le nostre produzioni, sane, autentiche e figlie di una lunga storia e tradizione». «Stiamo facendo parlare i protagonisti del nostro mondo agricolo e ci stiamo distinguendo – aggiunge il presidente regionale di Coldiretti Battista Cualbu - Ci stiamo riuscendo perchè siamo riusciti a fare sistema. Spesso il nostro limite è proprio questo pur primeggiando ed essendo unici in diversi settori come abbiamo dimostrato lunedì con i fantini, ieri con il Pastoralismo e oggi con il vino».

Nella foto: gli acini
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