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A.B.
14 ottobre 2015
Emergenza gasolio agricolo: attribuzioni limitate
«A rischio anche i lavori ordinari nelle aziende agricole. Rivedere il sistema delle assegnazioni ed i parametri per le singole coltivazioni», chiede la Federazione Provinciale Coldiretti Oristano

ORISTANO - Una nuova problematica sta causando serie ripercussioni e costi nelle campagne oristanesi ma, in generale, in tutta l’Isola. Di giorno in giorno il coro di proteste diventa sempre più ampio e rumoroso. Al settore agricolo viene riconosciuto, per i lavori ed i mezzi meccanici nelle aziende, gasolio agricolo ad accisa agevolata.
Carburante agricolo che viene assegnato dalla Regione Autonoma della Sardegna sulla base di parametri riferiti ai piani di coltivazione, allevamento, attività praticate e macchinari posseduti nelle aziende. Purtroppo, per molte colture, le quantità di gasolio attribuite alle singole aziende sono sottodimensionate e non sono sufficienti neanche per le lavorazioni ordinarie. Situazione aggravata dal fatto che da circa un anno si è attivato un taglio lineare e drastico nelle assegnazioni di carburante di circa il 38percanto. Ciò comporta un aggravio di costi con l’ acquisto a prezzo pieno del carburante industriale necessario, o la impossibilità di eseguire le lavorazioni programmate.
Per il direttore della Coldiretti Oristano Giuseppe Casu, si tratta di una situazione che penalizza tutto il sistema produttivo agrozootecnico regionale, incidendo pesantemente sui bilanci e le attività aziendali. «Serve una azione da parte della Regione pronta ed incisiva, tesa a ridefinire le attribuzioni di carburante - evidenzia - rivisitando i parametri regionali stabiliti per i vari tipi di lavorazioni e contemplando, inoltre, le lavorazioni ancora non previste. In tal modo – conclude Casu – si potrà incidere in modo funzionale e si ricreeranno le condizioni affinché il sistema produttivo agricolo non subisca ingiuste penalizzazioni».
Nella foto: il direttore dela Coldiretti Oristano Giuseppe Casu
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