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A.B.
14 novembre 2015
Falchi a Terralba: «parola d´ordine, nuovo Psr»
«Qualità delle produzioni e sburocratizzazione», ha auspicato l´assessore regionale dell´Agricoltura, che dopo Bonassai e Siniscola, ieri ha fatto tappa nell´Oristanese

TERRALBA - Il viaggio per la presentazione del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 prosegue per i territori della Sardegna, e dopo Bonassai e Siniscola, ieri sera (venerdì), ha fatto tappa a Terralba. L’Assessorato Regionale dell’Agricoltura ha deciso di illustrare le linee guida del nuovo Psr, di un miliardo e 308milioni di euro, nei piccoli centri dell’Isola, dove la tradizione agricola è pilastro portante delle economie locali. Tutto l’Oristanese, e Terralba in questo caso, sono esempio di un comparto che ha voglia di crescere e migliorare le proprie produzioni. A coordinare i lavori, organizzati nel Teatro Comunale, il giornalista Paolo Desogus, che prima di dare la parola all’assessore regionale dell’Agricoltura Elisabetta Falchi ed al direttore generale dell’Assessorato Sebastiano Piredda, ha presentato il sindaco di Terralba Pietro Paolo Piras per i saluti ufficiali.
«Più qualità, più valore e più futuro dalla tua terra». È lo slogan proposto dall’Assessorato Regionale dell’Agricoltura per riassumere l’anima della nuova programmazione agricola. «Proprio sulla qualità e sul miglioramento dell’agroalimentare sardo si basa il Psr dei prossimi sette anni». Lo ha detto Falchi, aprendo il suo intervento davanti ad oltre un centinaio di agricoltori, amministratori locali e tecnici del settore, per poi aggiungere: «La qualità dei cibi si basa su un’agricoltura ecosostenibile, biologica e che valorizza il benessere degli animali. In Sardegna avevamo un benessere animale destinato solo al comparto ovino, noi lo abbiamo allargato per la prima volta a suini, bovini da carne e da latte. Raccontare che i bovini di Arborea sono allevati nel rispetto del benessere animale – ha proseguito l’esponente della Giunta Pigliaru – è un valore aggiunto per le nostre produzioni, poiché milioni di consumatori cercano sempre più la qualità e da animali sani non possono che venire cibi sani».
«Le ridotte dimensioni delle imprese sarde, rispetto ai grandi numeri messi in campo dalla concorrenza internazionale, sono un gap che si può superare attraverso l’aggregazione delle aziende e delle produzioni e con la valorizzazione della qualità alimentare. Un percorso di associazionismo e progettazione di filiera che la Regione intende accompagnare con misure specifiche», ha osservato l'assessore. Con l’istituzione sperimentale, per alcune misure, della gestione dei bandi a sportello si cerca di mandare in soffitta le infinite graduatorie che causavano mesi di attesa per gli imprenditori agricoli. Le pratiche potranno essere presentate, prese subito in analisi dagli uffici competenti e, se valide, approvate e finanziate. I bandi rimarranno aperti per almeno un anno e il richiedente potrà decidere quando partecipare. «Abbiamo pensato un PSR snello e modificabile nel tempo – ha detto ancora Falchi – non è concepibile ragionare su una programmazione statica e blindata. Con il tempo cambiano le esigenze e noi dobbiamo essere tempestivi nell'adeguamento degli interventi del Psr». Prima del dibattito, in cui l’assessore ed il direttore generale si sono confrontati con diversi partecipanti all’incontro, il tecnico dell’Agenzia agricola regionale Laore Gianfranco Siddu ha presentato un progetto studio sugli Interventi informativi e divulgativi nel campo della difesa e controllo integrato delle infestanti e dell’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari in agricoltura. Durante l’iniziativa, si è proiettata anche una puntata della webserie Lost in Sardinia, il nuovo progetto di comunicazione con cui si è raccontato il passato Psr 2007-2013. Il prossimo appuntamento per la presentazione del Psr è programmato per venerdì 20 novembre, alle ore 10, nel mercato ortofrutticolo di Sestu.
Nella foto: l'assessore regionale Elisabetta Falchi
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