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S.A. 9 febbraio 2016
Troppi Consigli e chiacchiere
Regole e tagli possono attendere
Nei giorni in cui ad Alghero si discute della frequenza il vero problema resta quella della produttività dell'Aula. E' rimasto nel cassetto della I Commissione il nuovo regolamento, così come la riduzione del gettone di presenza e la regolamentazione di permessi e giustificazioni. Discussioni fiume e ostruzionismo non permettono il produttivo funzionamento dell'assise


ALGHERO - Non è vero che ad Alghero si fanno pochi consigli, esattamente il contrario. Vero è, invece, che probabilmente in via Columbano si perde troppo tempo in chiacchiere. Lo certifica il Presidente del Consiglio Matteo Tedde, che facendo due conti passa alla storia come il presidente che ha suonato più campanelle di sempre [LEGGI]. Così nei giorni in cui si discute della frequenza delle sedute consiliari con il botta e risposta tra l'Opposizione e la Maggioranza, il problema vero resta quello della produttività. Nessuno ricorda il nuovo regolamento dell'Aula approvato nel novembre scorso dalla I Commissione e mai licenziato, con l'obiettivo di rendere più veloce la procedura, riducendo i tempi di intervento dei consiglieri (dai 20 minuti ai 12 nel primo; dai 10 ai 6 nel secondo); e della pausa tra primo e secondo appello a inizio seduta (da un'ora a mezz'ora).

Eppure si tratta di una condizione essenziale per affrontare i lavori in maniera più spedita, in linea con quello che succede in Consiglio regionale. Perchè il problema principale di via Columbano non è di quante adunanze si convocano ma di come si svolgono e i dati lo dimostrano: settantasette sedute in quasi venti mesi per l'Amministrazione Bruno, che conserva una media decisamente più alta rispetto al passato, nonostante la frequenza si sia abbassata da quando l'Udc è uscito dalla maggioranza obbligando alla presenza l'intera coalizione alla guida della città. Frequenza comunque che rimane maggiore di sempre.

Piuttosto, gli interminabili monologhi e le pause nei lavori rallentano la discussione e la votazione. Intere sedute si sono concluse negli ultimi mesi licenziando esigui punti all'ordine del giorno. Una perdita di tempo e ancor più di soldi pubblici considerato che ogni adunanza ha costi che sfiorano i 4mila euro. E, a proposito di soldi, nessuno ha ricordato l'altro documento rimasto nel cassetto: la riduzione del gettone di presenza per i consiglieri proposta dal Movimento Cinque Stelle e mai portata all'attenzione dell'Aula (avendo fatto un passaggio in commissione è plausibile che gli stessi consiglieri la abbiano ritirata). Senza dimenticare anche la regolamentazione di permessi e giustificazioni, con le convocazioni (e non le presenze in aula) utili ad ottenere permessi e rimborsi. Una rivisitazione ad ampio respiro, dunque, che ormai è necessaria e non più rinviabile, ma che coinvolge non solo il consiglio comunale.
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