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A.B.
6 agosto 2015
Oristano: bilancio di previsione approvato tra le polemiche
Il Consiglio Comunale ha approvato (14 voti a favore) il documento previsionale 2015 ed il bilancio pluriennale 2015/2017 con i quattordici voti della Maggioranza, mentre l´Opposizione non hanno partecipato alla seduta per protesta contro «l´atteggiamento di chiusura e arroganza delle azioni di governo della città»

ORISTANO - Il Consiglio Comunale di Oristano ha approvato (con quattordici voti a favore) il bilancio di previsione 2015 ed il bilancio pluriennale 2015/2017. L’approvazione, con i soli voti della Maggioranza, è arrivata al termine di una seduta segnata dall’assenza di tutti i consiglieri di Minoranza che, con un documento letto dal presidente del Consiglio Marco Cossu, hanno dichiarato di «prendere atto dell’atteggiamento di chiusura e arroganza delle azioni di governo della città di Oristano, denunciato una totale assenza di confronto e condivisione nell’accogliere proposte, suggerimenti e considerazioni che possano attuare un progetto di sviluppo con investimenti di risorse nella città e nel suo territorio». L'Opposizione ha detto di rifiutare «proposte chiuse e preconfezionate, prive del confronto civile e democratico, quali termodinamico, Piano particolareggiato, bilancio, che possano scaturire da un dibattito condiviso che possa sostenere e promuovere la tanto anelata ripresa. L’atteggiamento del sindaco, della Giunta e della maggioranza su argomenti rilevanti quali commissioni consiliari, tributi, tasse, urbanistica, lavori pubblici, palesa chiari atteggiamenti irriverenti e soprattutto antidemocratici». Una posizione alla quale si sono uniti anche i consiglieri Mariangela Massenti e Marco Piras, che non hanno votato il bilancio, ma sono comunque rimasti in aula sino alla fine delle votazioni.
«Quanto accaduto è un fatto particolarmente grave – ha dichiarato il sindaco Guido Tendas in una conferenza stampa convocata insieme all’intera Maggioranza al termine della seduta del Consiglio comunale - Non era mai accaduto che in occasione di una sessione di lavoro tanto importante come quella sul bilancio, la Minoranza intera abbandonasse l’aula. Abbiamo dato la massima apertura a una discussione su tutti i punti. In queste settimane però abbiamo visto che su temi fondamentali per la città, il progetto turistico della “Ivi”, il baratto amministrativo, il Piano particolareggiato del centro storico e oggi il bilancio, la Maggioranza ha votato da sola. Possiamo dire che il Centrosinistra ha vinto per abbandono dell’avversario». Dello stesso tenore le dichiarazioni dei capigruppo di Maggioranza, dai quali è però venuto l’invito all’Esecutivo ad accelerare sulla soluzione dei problemi. Un invito accolto dal primo cittadino: «usando un paragone ciclistico, oggi abbiamo scollinato, adesso inizia la discesa che ci consentirà di recuperare i ritardi che ci sono stati finora».
Il cammino in aula del bilancio di previsione 2015 era iniziato nelle scorse settimane con la presentazione dell’assessore Giuseppina Uda, che aveva ricordato le voci principali del bilancio che nel 2015 prevede entrate e uscite per 127milioni 328mila euro. Le entrate tributarie ammontano a 17milioni 614mila, quelle derivanti da contributi e trasferimenti dello Stato e della Regione a 14milioni 952mila euro, quelle extratributarie 4milioni 433mila, quelle per alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossione crediti a 54milioni 650mila euro, quelle che derivano da accensione di prestiti a 13milioni 109mila e quelle per servizi per conto di terzi a 7milioni 471mila euro. La spesa corrente si attesta su 39milioni 472mila (9milioni 335 mila euro per il personale, 19milioni 146 mila per l’acquisto di servizi), quella in conto capitale a 68milioni 858mila euro, quella per rimborso prestiti a 11milioni 524mila e quella servizi in conto di terzi 7milioni 471mila euro. Nel 2015, calerà l’Imu, che si attesterà a 6milioni 200mila euro, e la Tari, che frutterà 6milioni 29mila. 300mila euro arriveranno dall’evasione della Tarsu. Nel bilancio 2015, un fondo crediti di dubbia e di difficile esigibilità per 4milioni 122mila ed un fondo rischi per 3milioni 105mila euro. I servizi a domanda individuale (asili nido, mense, trasporto scolastico, mercati, museo, pinacoteca, sala conferenze e sala matrimoni, teatro, impianti sportivi) frutteranno un milione 564mila, coprendo solo il 50percento delle spese (2milioni 959mila euro).
L’assessore Uda, che ha ricordato l'ampio spazio dedicato al confronto sul documento di bilancio (cinque sedute di Commissione e due di Consiglio Comunale, oltre al confronto con le forze sociali), ha annunciato l’intenzione di proseguire con le politiche avviate per i piani di zona, di bandire la gestione dell’ex Eca, della Villa Baldino, dell’ex mercato all’ingrosso, di regolamentare la ricettività di qualità. «A oggi, nel 2015 – ha sottolineato l'assessore comunale ai Lavori Pubblici Efisio Sanna - abbiamo terminato 3.780mila euro di lavori, con una parte rilevante che riguardano il complesso delle case di costa e la Villa Baldino, e iniziato interventi per 5milioni di euro, 3milioni 200mila per la sola rete in fibra ottica. Altri lavori hanno riguardato scuole, bonifiche amianto, illuminazione pubblica, barriere architettoniche, bitumazione strade e manutenzione straordinaria degli immobili. Nel 2015 verranno appaltati lavori per 18milioni di euro. Ricordo i 6milioni di euro per il palazzetto, la ripresa dell’area Grandi Eventi, la ristrutturazione degli impianti sportivi e del mercato di Via Mazzini, la piscina comunale, l’eliminazione delle barriere architettoniche, l’edilizia scolastica, la bitumatura delle strade, la realizzazione della piazza di Silì, il verde e l’arredo urbano». Per l’assessore all’Urbanistica Filippo Uras, «il primo impegno è il completamento della verifica di coerenza della variante al Puc, con studio idrogeologico esteso a tutto il territorio comunale. La Giunta sarà impegnata con il finanziamento per l’accessibilità e la riqualificazione del sistema terra-mare di Torre Grande e con il Piano urbano della mobilità che arriverà in aula entro l’anno. A Settembre, invece, ci occuperemo della circonvallazione, è urgente decidere e approvare un progetto preliminare. Per quanto riguarda la viabilità sono stati completati tutti i progetti di mobilità lenta, quello che coinvolgeva insieme al nostro altri sedici Comuni e quelli riguardanti gli Hub con i punti di scambio tra diversi tipi di mobilità».
L’assessore ai Servizi sociali Maria Obinu aveva evidenziato l’impegno dell’Ente per questo settore: «Dedichiamo ai servizi sociali 10milioni di euro erogando molteplici servizi sia per l’aspetto sociale sia per l’aspetto sanitario. 400mila euro saranno utilizzati per il bando delle povertà estreme, 140mila euro per l’inserimento in struttura di minori svantaggiati, 200mila euro per l’assistenza educativa scolastica per soggetti svantaggiati. 2milioni 200mila euro, compreso il personale, per gli asili nido. 350mila euro per le mense scolastiche. Altri 2milioni 200mila euro per l’assistenza ai disabili». L’assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo Emilio Naitza aveva invece sottolineato le importanti attività già realizzate nel 2015, anche con significativi risparmi, ad iniziare dalla “Sartiglia” e da “Mondo Ichnusa”: «per lo sport stiamo lavorando su cose importanti, dal regolamento per i contributi ordinari alle società sportive, al nuovo bando per il campo Coni che scade a gennaio 2016. Siamo andati avanti con l’appalto della piscina e del Palazzetto dello sport e interverremo con 160mila euro per terminare il Centro giovani di Sa Rodia. Nella sua relazione, il sindaco Tendas aveva ricordato le politiche per il personale, con un aumento di oltre 100mila euro del fondo del salario accessorio, e quelle per la cultura con la partecipazione al network “Focus Europe” per la presentazione di un progetto europeo sulla linea creatività e della cultura, dove inserire il nostro Cristo di Nicodemo. Andranno in porto gli appalti per il teatro e l’Antiquarium. Un altro obiettivo, che però non sarà possibile portare a compimento nel 2015, è la ristrutturazione dell’immobile di Pratza 'e Bois per destinarlo a museo della Sartiglia».
L’organizzazione dei lavori prevedeva l’esame degli emendamenti (ma non ne sono stati presentati), la discussione generale (con gli interventi dei soli consiglieri di Maggioranza) e la votazione finale. Il presidente della Commissione Bilancio Gianluca Mugheddu si è soffermato sugli elementi di novità del bilancio «che da oggi incideranno sull’organizzazione contabile degli enti locali. La procedura impone ai Comuni un ulteriore sforzo nella determinazione del fondo pluriennale e richiede un’importante potatura dei rami secchi, cioè di quei residui attivi e passivi che oggi non corrispondono più alle obbligazioni perfezionate o esigibili. In questo modo lo Stato ha ulteriormente ridotto l’autonomia contabile degli enti locali. I Comuni sono stati messi al muro dal Governo, dalle ultime manovre finanziarie che hanno apportato dei tagli sempre più pesanti e che hanno evidentemente condizionato la politica tributaria degli enti locali a discapito dei cittadini». Giuseppe Lai (Noior) ha stigmatizzato l’assenza della Minoranza: «Mi dispiace, perché in un momento come questo, in occasione del bilancio, sarebbe stato bello confrontarsi. Avrei preferito un dibattito». Lai ha quindi parlato del nuovo ruolo dei Comuni: «l’autonomia finanziaria, tanto millantata, tanto agognata, di fatto non c’è. Di fatto siamo diventati dei vetri e propri esattori, ma ciò che facciamo non ci rende autonomi. Questo per noi diventa anche difficilmente spiegabile e per la gente difficilmente comprensibile. La pressione fiscale legata ai tributi locali non sta portando i benefici sperati, non sta portando il miglioramento dei servizi. Nel corso degli anni, c’è stato un aumento procapite per città similari alla nostra di circa 150/200euro. Si è passati dai 500euro del 2011 agli oltre 620 del 2014. Noi ci posizioniamo, senza vanti eccessivi, intorno ai 560euro, ben al di sotto della media nazionale per città come la nostra». Sulla programmazione, Lai ha sollecitato il completamento del centro giovani, la creazione dello skate-park, la realizzazione di percorsi salute in Viale Repubblica e a Torre Grande.
Delusione per l’abbandono dell’aula da parte della Minoranza nelle parole di Roberto Martani(Pd): «si abbandona lo stadio dove c’è il confronto, perché non si ha più la forza, non si hanno più elementi. È una brutta deriva quella che ha preso quest’assemblea, la dimostrazione c’è stata anche nei giorni scorsi. È iniziata la campagna elettorale, quindi bisogna gettare fango con sospetti, dicendo che l’atteggiamento è di chiusura, sostenendo teorie inesistenti. Al bilancio di oggi non c’è alcun emendamento, il che la dice lunga. Sostanzialmente quando qualcuno abdica ai propri poteri, ai propri doveri, i motivi sono due: o non gliene frega niente o ha poco da dire. Invece questo contiene tanti idee e progetti utili per migliorare la città, per intervenire per la Torre di Mariano, per la Piazza Mannu, per il recupero di parte delle mura giudicali, per la riqualificazione della Via Mattei per la rete Man, per rendere la città più moderna». Per Giampaolo Lilliu (Per Oristano), l’abbandono della Minoranza ha impedito un confronto sui temi importanti per la città: «Bisogna avere il coraggio di proporre idee e difenderle». Sul bilancio, Lilliu ha voluto lanciare una sfida alla Maggioranza ed all’aula: «Siamo arrivati a un bivio: o riusciamo a riformarci come struttura, come Amministrazione, o saremo destinati a non riuscire più a garantire i servizi ai cittadini. Ecco la politica delle scelte. Siamo noi i protagonisti di queste scelte. Mantenere la possibilità dei servizi ai cittadini in questa situazione politica, credetemi, è un miracolo». Lilliu ha chiesto un’attenzione diversa sulle attività delle società partecipate e sollecitato un dibattito in aula.
Per Stefano Mureddu (Insieme), il bilancio porta in dote più attenzione nel risolvere le problematiche legate alla viabilità, alla pulizia, al decoro della città, al verde pubblico, alle aree verdi, alle campagne: «entro ottobre, alcuni risultati importanti dovranno arrivare, noi ci crediamo, ma se così non fosse qualcuno dovrà trarre le conseguenze». Secondo Giuseppe Obinu (Pd), la Minoranza priva la città di Oristano del suo contributo: «stanno venendo meno, come hanno fatto in altre occasioni, a un loro preciso dovere: il dovere di rappresentare gli oristanesi. La Minoranza deve sostenere le sue ragioni, se non le sostiene forse significa che non ne ha». Sul bilancio, Obinu ha evidenziato i risultati raggiunti con il servizio di igiene urbana, nel decoro della città e con il progetto per la rete Man, mentre ha auspicato la sistemazione degli impianti sportivi, l’apertura della piscina e l’esame del piano urbano della mobilità. «Il bilancio dei servizi sociali si porta via una bella quota del budget 2015, ma la cifra che questa Amministrazione ogni anno dedica ai servizi sociali mostra tutta l’attenzione che questa maggioranza dà a questo aspetto della nostra città. Abbiamo chiesto al sindaco un cambio di passo, poi rendendoci conto che per fare un cambio di passo servivano gambe fresche, abbiamo anche chiesto di rivedere la Giunta. Il sindaco ci ha promesso grandi cose, non le abbiamo viste. Poi ci ha promesso piccole cose, che avrebbe lasciato le deleghe che aveva, invece ne ha prese di nuove. Ora è il momento di serrare le fila e fare ciascuno del proprio meglio, senza illusioni chiaramente, con pragmatismo, convinti che si può ancora essere utili a questa città prima di restituire il mandato agli elettori».
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