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5/8/2005
Questo primo tavolo di concertazione è la prima fase di un iter che, successivamente, vedrà il Piano del Commercio oggetto di approfondimento delle commissioni consiliari e del Consiglio Comunale
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1/8/2005
L’Assessore Picinelli precisa che questa delibera, portata in Commissione nei giorni scorsi, ha carattere provvisorio «per tentare di porre ordine nel “mare magnum” dell’ambulantato cittadino»
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30/7/2005
«L’Amministrazione avrebbe intenzione di procedere ad una riprogrammazione (in una ottica di più ampio respiro), nel loro complesso, delle aree destinate al commercio su aree pubbliche, senza che ciò minimamente significhi abdicare alla propria qualificazione dell’area dei giardini di Via V. Emanuele come zona idonea ad ospitare un vero e proprio mercatino (e non già sparute postazioni)»
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28/7/2005
E’ palese che non possa essere il posizionamento di poche bancherelle di “ex hippies” a salvare la vita commerciale della città. Tutto questo in una situazione normale avrebbe creato i presupposti per una normale, leale e fruttuosa concorrenza degli operatori commerciali
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28/7/2005
Bisogna avere il coraggio non di perorare il mercatino al Lungomare , ma suggerire un piano del commercio ambulante ad Alghero, che preveda un certo numero di postazioni al Lungomare Dante e in Via V. Emanuele, da concertare con le Associazioni di categoria della città
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27/7/2005
«Il trasferimento del mercatino messo in crisi 35 ambulanti»
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22/7/2005
«Ho posto in essere, anche con il conforto del Sindaco e della maggioranza, tutta una serie di azioni che potranno preludere ad un ritorno, in tempi brevi, del mercatino nel Lungomare Dante»
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20/7/2005
Alla situazione, che si è creata nei luoghi scelti per la nuova ubicazione, s’aggiunge anche la constatazione che il Lungomare Dante, “uno dei più belli e vivaci della città”, è diventata una passeggiata deserta, senza vita e colori e “abbandonata al suo destino”
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13/7/2005
«Forse non era meglio diluire le varie attrattive notturne evitando tale concentrazione? Forse non sarebbe il caso di rivedere una decisione tanto infelice?»
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6/7/2005
Sembra infatti che la situazione economica attuale e il carovita che da 3 anni ha ridotto fortemente il potere d´acquisto delle famiglie, stia spostando sempre più i consumi verso i generi primari e le spese fisse
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