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S.A. 19:49
27 case di housing sociale nel centro storico di Sassari
L’ex Hotel Turritania è pronto ad accogliere 17 nuclei di nuovi residenti della fascia grigia: donne e uomini che, pur avendo un reddito medio, faticano ad affittare o acquistare casa alle condizioni del libero mercato ma al contempo sono esclusi dall’edilizia popolare


SASSARI - Da oggetto misterioso, al centro di un acceso dibattito andato avanti per interi lustri e che ha superato irrisolto più mandati amministrativi, a epicentro di un processo di rigenerazione della città storica che parte dal recupero di una delle funzioni più proprie della Sassari medievale: quella abitativa. L’ex Hotel Turritania è pronto ad accogliere 17 nuclei di nuovi residenti della fascia grigia: donne e uomini che, pur avendo un reddito medio, faticano ad affittare o acquistare casa alle condizioni del libero mercato ma al contempo sono esclusi dall’edilizia popolare. Fra questi molte e molti giovani che desiderano una rete di rapporti propri di una comunità inclusiva, che offra supporto morale e materiale. A loro il Comune di Sassari si affida per portare nuova energia nella città vecchia attraverso il bando per l’assegnazione di 27 case nel centro storico: 2 in via Esperson, 5 in via Canopolo, 3 in corso Vittorio Emanuele II. E 17 al Turritania, la struttura che fa da quinta scenica a porta Sant’Antonio, il parallelepipedo su cui in passato si è dibattito a lungo. L’attuale amministrazione ha scelto di dare continuità al progetto che gli restituisce un ruolo attivo, primo step del rilancio dell’area che ospita la stazione ferroviaria, in cui presto sorgeranno il nuovo centro intermodale e la stazione dei pullman.

Il bando è stato pubblicato oggi sull’albo pretorio online del Comune di Sassari, dove resterà sino al 31 ottobre. Sino ad allora le domande potranno essere presentate solo dal portale multi- piattaforma dei servizi online del sito istituzionale. Gli interessati dovranno allegare alla domanda le certificazioni ISEE per il 2025, con un valore tra 9mila e 40mila euro. Chiusa l’istruttoria, sarà pubblicata la graduatoria provvisoria per dieci giorni. Dopo altri sette giorni, via a eventuali ricorsi.
Finora, il bando pubblicato oggi è il più consistente del progetto che – soprattutto col Pinqua, Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare – vuole ripopolare il centro storico e favorirne la rigenerazione socio-economica e la riqualificazione urbanistica. Così la giunta comunale punta su una precisa fetta della popolazione per rigenerare Sassari vecchia, rianimarla e restituirle il ruolo sociale, economico e culturale perso in decenni di spopolamento, politiche urbanistiche poco incisive e mancate scelte su sicurezza, commercio e altre funzioni.

«Prende corpo il primo progetto pubblico di housing sociale a Sassari», sottolinea il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia. «Vogliamo migliorare l’aspetto, la funzionalità e la qualità di vita del centro storico col recupero e la riqualificazione di spazi degradati o sottoutilizzati, da restituire alla città per migliorare la qualità di vita dei residenti, creare nuovi servizi, aumentare la sicurezza, promuovere la partecipazione e favorire nuove opportunità di lavoro e di sviluppo», prosegue. «A breve il centro storico sarà interessato da attività e interventi di rigenerazione urbana che ne cambieranno l’aspetto e la vivibilità – aggiunge Mascia – l’housing sociale concorre all’obiettivo, proprio a iniziare dall’ex Hotel Turritania: chiudiamo partite aperte da troppo tempo e guardiamo avanti con nuovo entusiasmo e nuove idee». Entrando nel dettaglio, «i destinatari dell’housing sociale dovranno avere un reddito superiore ai limiti di accesso all’Erp, ma con un Isee al massimo di 40mila euro. Ciò consentirà loro di far fronte al costo del canone calmierato», spiega l’assessora alle Politiche per la casa, Patrizia Mercuri. «Attualmente nel centro storico è alta la percentuale di famiglie in condizioni di disagio e povertà assoluta, oltre a diffuse situazioni di disoccupazione, microcriminalità, emarginazione – rimarca – la rigenerazione urbana può avviare un processo che renda nuovamente attrattivo il centro storico, con investimenti destinati a rimanere nel tessuto della comunità e a influenzare positivamente le generazioni future».
Commenti
9/9/2025
A dare il benvenuto erano presenti il sindaco Giuseppe Mascia, l´assessora alle Politiche educative Nicoletta Puggioni, i dirigenti dei settori interessati e il personale che formerà e guiderà i volontari in questo percorso



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